Capitolini, Palazzo Braschi, Galleria Borghese, Gnam: musei (e mostre) riaprono
Fine lockdown Per Capitolini, Palazzo Braschi, Palaexpò e Galleria Borghese
Gnam Ingressi già da domani, con la mostra «A distanza ravvicinata» e l’installazione «Open»
Non sarà, ovviamente, una riapertura generalizzata. Ma qualcosa si muove anche nel comparto mostre e musei, alcuni dei quali saranno di nuovo accessibili — sia pur con tutte le limitazioni dovute all’emergenza sanitaria ancora in corso — già a partire da domani o comunque da questa settimana.
Due i fronti: i musei comunali, quelli che dipendono dal Campidoglio. E i musei statali, che invece rispondono al Ministero per i beni culturali. In entrambi i casi, tratto comune, restano chiuse tutte le aree archeologiche: per ora niente visite al Foro Romano, al Colosseo, ai Fori Imperiali o alle Terme di Caracalla.
Aprono invece i Musei Capitolini, ed è un’apertura anche simbolica trattandosi del museo pubblico più antico del mondo. Da questo martedì a giovedì, per tre giorni, accessibili solo ai possessori della Mic Card (la tessera al costo di 5 euro che comunque tutti possono fare e che permette l’ingresso nei musei civici per un anno). Poi, da venerdì, ingresso per tutti, ma solo — e questo vale per tutti i musei — con prenotazione obbligatoria.
A spiegare le nuove modalità di accesso, ieri durante una conferenza stampa online, il vicesindaco della Capitale Luca Bergamo e la sovrintendente capitolina Maria Vittoria Marini Clarelli. In sintesi, termo-scanner per la misurazione delle temperatura all’ingresso (non si entra con più di 37 e mezzo), mascherina obbligatoria (anche in vendita nelle librerie dei musei), accessi contingentati, percorsi «bollinati» con distanze. Oltre ai Capitolini, riaprono anche, sempre da questo martedì, Palazzo Braschi, dove nel frattempo è stata prorogata al 21 giugno la mostra di Canova, e il Palaexpò con le antologiche di Jim Dine e Gabriele Basilico. Notizia importante: l’attesa esposizione sui marmi Torlonia, che avrebbe dovuto aprire ad aprile, al momento è stata rinviata a dopo l’estate. Per tutti gli altri musei civici — dall’Ara Pacis ai Mercati di Traiano, dalla Galleria d’arte moderna di via Crispi alla Montemartini — riaperture previste a partire dal 2 giugno.
Per quanto riguarda i musei statali riapre, da martedì, la Galleria Borghese. Le visite, solo su prenotazione (a partire da domani) si svolgeranno secondo l’orario consueto, dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19 e con turni di visita di due ore. Museo accessibile con obbligo di mascherina e ridotto numero di accessi (80 persone per turno). Tutti i servizi di accoglienza sono nei box lungo il viale esterno della Galleria.
Apre al pubblico, già domani, anche la Galleria nazionale d’arte moderna, con alcune novità: una installazione — una grande scritta «Open» in pellet rigenerato, che funziona anche da seduta — e una mostra, titolo «A distanza ravvicinata», con 30 opere in collezione. Fine lockdown, parziale, anche per il Maxxi: da martedì riapre la biblioteca, da venerdì la mostra «Gio Ponti. Amare l’Architettura».