Corriere della Sera (Roma)

Capitolini, Palazzo Braschi, Galleria Borghese, Gnam: musei (e mostre) riaprono

Fine lockdown Per Capitolini, Palazzo Braschi, Palaexpò e Galleria Borghese

- Di Edoardo Sassi

Gnam Ingressi già da domani, con la mostra «A distanza ravvicinat­a» e l’installazi­one «Open»

Non sarà, ovviamente, una riapertura generalizz­ata. Ma qualcosa si muove anche nel comparto mostre e musei, alcuni dei quali saranno di nuovo accessibil­i — sia pur con tutte le limitazion­i dovute all’emergenza sanitaria ancora in corso — già a partire da domani o comunque da questa settimana.

Due i fronti: i musei comunali, quelli che dipendono dal Campidogli­o. E i musei statali, che invece rispondono al Ministero per i beni culturali. In entrambi i casi, tratto comune, restano chiuse tutte le aree archeologi­che: per ora niente visite al Foro Romano, al Colosseo, ai Fori Imperiali o alle Terme di Caracalla.

Aprono invece i Musei Capitolini, ed è un’apertura anche simbolica trattandos­i del museo pubblico più antico del mondo. Da questo martedì a giovedì, per tre giorni, accessibil­i solo ai possessori della Mic Card (la tessera al costo di 5 euro che comunque tutti possono fare e che permette l’ingresso nei musei civici per un anno). Poi, da venerdì, ingresso per tutti, ma solo — e questo vale per tutti i musei — con prenotazio­ne obbligator­ia.

A spiegare le nuove modalità di accesso, ieri durante una conferenza stampa online, il vicesindac­o della Capitale Luca Bergamo e la sovrintend­ente capitolina Maria Vittoria Marini Clarelli. In sintesi, termo-scanner per la misurazion­e delle temperatur­a all’ingresso (non si entra con più di 37 e mezzo), mascherina obbligator­ia (anche in vendita nelle librerie dei musei), accessi contingent­ati, percorsi «bollinati» con distanze. Oltre ai Capitolini, riaprono anche, sempre da questo martedì, Palazzo Braschi, dove nel frattempo è stata prorogata al 21 giugno la mostra di Canova, e il Palaexpò con le antologich­e di Jim Dine e Gabriele Basilico. Notizia importante: l’attesa esposizion­e sui marmi Torlonia, che avrebbe dovuto aprire ad aprile, al momento è stata rinviata a dopo l’estate. Per tutti gli altri musei civici — dall’Ara Pacis ai Mercati di Traiano, dalla Galleria d’arte moderna di via Crispi alla Montemarti­ni — riaperture previste a partire dal 2 giugno.

Per quanto riguarda i musei statali riapre, da martedì, la Galleria Borghese. Le visite, solo su prenotazio­ne (a partire da domani) si svolgerann­o secondo l’orario consueto, dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19 e con turni di visita di due ore. Museo accessibil­e con obbligo di mascherina e ridotto numero di accessi (80 persone per turno). Tutti i servizi di accoglienz­a sono nei box lungo il viale esterno della Galleria.

Apre al pubblico, già domani, anche la Galleria nazionale d’arte moderna, con alcune novità: una installazi­one — una grande scritta «Open» in pellet rigenerato, che funziona anche da seduta — e una mostra, titolo «A distanza ravvicinat­a», con 30 opere in collezione. Fine lockdown, parziale, anche per il Maxxi: da martedì riapre la biblioteca, da venerdì la mostra «Gio Ponti. Amare l’Architettu­ra».

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