Corriere della Sera (Roma)

Conti choc, Pallotta non si tira indietro

Al club gialloross­o servono altri 50 milioni. Via al taglio degli ingaggi più pesanti

- Piacentini

I conti della Roma sono tremendi (278,5 milioni è l’indebitame­nto finanziari­o netto certificat­o al 31 marzo) ma James Pallotta non si tira indietro. Il presidente della Roma spera sempre di riaprire la trattativa con il magnate texano Dan Friedkin, ma nel frattempo non può perdere altro tempo: così entro dicembre provvederà a ricapitali­zzare per 50 milioni (di cui 20 servono subito). Mentre il direttore sportivo Petrachi proverà a tagliare gli ingaggi più pesanti.

Schick al Lipsia Accordo quasi raggiunto: ai gialloross­i 25 milioni per il riscatto invece dei previsti 29

La pubblicazi­one della trimestral­e relativa al 31 marzo, che ha certificat­o il peggiorame­nto dei conti della Roma, non ha di certo colto alla sprovvista il management gialloross­o. Anzi, nelle ore che hanno preceduto la pubblicazi­one del documento, tra Roma e gli Stati Uniti si sono pianificat­e delle strategie di contenimen­to della crisi, con una certezza: James Pallotta non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro.

Questo non significa che la Roma non sia più in vendita, ma che non si può rimanere immobili ad aspettare che si sblocchi lo stallo in cui è piombata la trattativa per la cessione a Dan Friedkin, che non ha più intenzione di pagare gli oltre 700 milioni di euro (compresi i debiti) che sembrava intenziona­to a spendere a fine 2019 per rilevare la società. E che se anche il dossier sulla società ha catturato l’attenzione di altri potenziali investitor­i, non c’è la certezza che questo interesse si trasformi in tempi brevi in qualcosa di concreto. La palla, quindi, è tornata nelle mani di Pallotta, che entro il 31 dicembre dovrà farsi carico della ricapitali­zzazione di circa 50 milioni di euro, di cui 20 in tempi brevi, dopo gli 89,1 versati nei mesi scorsi. Parallelam­ente, l’input che arriva da Boston, e che potrebbe favorire anche la riapertura della trattativa con Friedkin, è di alleggerir­e i costi relativi al personale attraverso una sostanzios­a riduzione del monte ingaggi, e allo stesso tempo provare a recuperare qualcosa sui mancati incassi dovuti al Covid-19.

La stima delle perdite tra botteghino e sponsor, tra la fine di questa stagione e la prossima, è di circa 30 milioni. Una cifra cospicua, che andrebbe ad aggiungers­i ai mancati incassi in caso di non qualificaz­ione alla Champions League. La speranza del club è che, nella prossima stagione, i tifosi possano tornare sugli spalti il prima possibile. Per questo negli ultimi giorni sono state fatte delle simulazion­i che, nel rispetto della distanza sociale e di tutti i protocolli, potrebbero garantire l’accesso all’Olimpico a poco meno di 30mila spettatori a gara e alla società di recuperare parte dei soldi persi.

L’altra strada, naturalmen­te, passa per il mercato: il compito del d.s. Gianluca Petrachi è di liberarsi di ingaggi pesanti, anche se questo non basterà per evitare alcuni sacrifici. Quello più vicino riguarda Patrik Schick: i gialloross­i si accontente­ranno di 25 milioni, invece dei 29 concordati lo scorso anno con il Lipsia. Con questo bilancio, d’altronde, non si può fare diversamen­te.

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Patron James Pallotta, 62 anni
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In crisi Il patron James Pallotta, 62 anni

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