Legato ai Casalesi, villa sequestrata
Sigilli anche ai beni di un affiliato ai Fasciani. L’attentato alla Finanza
Come spesso accade in questo genere di indagini, a insospettire gli investigatori delle Fiamme gialle è stata la sproporzione fra i redditi dichiarati al Fisco e i beni posseduti, anche se intestati a familiari e prestanome. Così ieri i militari della compagnia di Nettuno hanno sequestrato un patrimonio da oltre 400 mila euro riconducibile a Pasquale Iovinella, 39 anni, considerato da chi indaga vicino al clan dei Casalesi, ma anche già arrestato dalla Guardia di Finanza nel settembre 2017 per droga e l’anno successivo perché ritenuto il mandante dell’attentato incendiario che ha distrutto un’auto degli stessi investigatori fuori dalla caserma di Nettuno.
Episodio quest’ultimo per il quale Iovinella è stato condannato a quattro anni e mezzo di reclusione. Fra i beni sequestrati ieri su ordine della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Roma, che ha accolto la richiesta dell’allora procuratore capo di Velletri Francesco Prete, una villa con piscina sempre nella cittadina sul litorale, due attività commerciali e un altro locale. Il sequestro è stato effettuato ai fini della successiva confisca dei beni. L’attentato alla Finanza era stato commissionato a due giovani proprio come vendetta nei confronti di chi aveva portato a termine l’anno prima l’operazione antidroga. Sequestro di beni anche a Ostia, nei confronti di Gianluca Germanò, detto «sventolino», per la polizia vicino alle famiglie FascianiTriassi. In questo caso gli agenti della Divisione anticrimine della Questura hanno richiesto e ottenuto dai giudici un analogo provvedimento nei confronti del 50enne, al quale già nel 2016 sono stati confiscati beni per tre milioni di euro. Arrestato nel 2013 nell’operazione «Alba Nuova» della Squadra mobile contro le associazioni mafiose a Ostia, Germanò era poi uscito da questa vicenda giudiziaria pur rimanendo, secondo chi indaga, vicino «a soggetti rilevanti della criminalità organizzata romana». Proprio la settimana scorsa gli investigatori dell’Anticrimine hanno avuto notizia che il 50enne aveva richiesto il riscatto di una polizza assicurativa da 84.800 euro. E a questo punto è scattato il sequestro.
Vendetta