L’AMA CHE AMAVA I LIBRI
La contestazione di Francesco De Gregori alla campagna dell’Ama (perché scegliere i libri come sinonimo di rifiuti ingombranti?) ha ottenuto molti consensi. Per esempio quello dell’ex presidente dell’Ama Piergiorgio Benvenuti (in carica dall’agosto 2011 al gennaio 2014, tra la sindacatura di Gianni Alemanno e quella di Ignazio Marino). Sotto di lui l’Ama organizzò dal novembre 2011, e per quasi un anno, la campagna «Rileggo». I romani che in casa avevano libri in più potevano affidarli alle Isole ecologiche in speciali contenitori: in più l’Ama li ritirava anche nelle raccolte itineranti dei rifiuti. Benvenuti ricorda che l’iniziativa (patrocinata da Biblioteche di Roma) trovò un insperato appoggio dai dipendenti che spontaneamente suddividevano i libri per generi (letteratura italiana, straniera, storia, geografica, grandi classici) nelle isole ecologiche per poi affidarli alle Biblioteche di Roma, alle scuole primarie e secondarie, a carceri e ospedali. L’Ama organizzò anche una rete di book sharing: libri da prendere gratuitamente in punti di raccolta con la possibilità di lasciarne altri. Sul sito www.amaroma.it vennero pubblicati i luoghi della campagna: ricorda Benvenuti, i libri riutilizzati furono diverse decine di migliaia. Forse, grazie al dibattito aperto grazie alla senso civico di Francesco De Gregori, Roma potrebbe ripetere questa bella esperienza a favore dei libri. Che mai, davvero mai sono rifiuti.