Uccide la moglie e spara anche al figlio
Primavalle, ha atteso che la donna rientrasse per prendere le sue cose. Poi si è suicidato
Per l’ultimo incontro aveva preferito farsi accompagnare dal figlio Roberto e dalla nuora. Non si fidava troppo a rientrare a casa dal marito, Nicola Russo, 67 anni, ex guardia giurata. Sapeva che era armato e che probabilmente poteva essere pericoloso. Tanto che qualche tempo fa la polizia gli aveva tolto alcune armi da fuoco dopo avergli notificato un divieto di detenzione. Ma lui si era comunque tenuto una pistola, nascosta e non censita.
Per l’ultimo incontro aveva preferito farsi accompagnare dal figlio Roberto e dalla nuora. Non si fidava troppo a rientrare a casa dal marito, Nicola Russo, 67 anni, ex guardia giurata. Sapeva che era armato e che probabilmente poteva essere pericoloso. Tanto che qualche tempo fa la polizia gli aveva tolto alcune armi da fuoco dopo avergli notificato un divieto di detenzione. Ma lui si era comunque tenuto una pistola, nascosta e non censita. Così ieri mattina Gerarda Di Gregorio, 63 anni, è entrata nell’appartamento al primo piano di un palazzo in via Francesco Maria Torrigio, a Primavalle, per riprendere alcuni effetti personali che aveva lasciato prima di separarsi dal marito. E quella di ieri doveva essere una giornata importante anche per questo, perché ci sarebbe dovuta essere una spartizione di oggetti, anche di valore, fra i due. Ma la situazione è presto precipitata, nel peggiore dei modi.
L’ex vigilante si è avventato sulla donna brandendo un coltello. Le ha sferrato subito alcuni fendenti, ma il figlio è intervenuto per bloccarlo. E ha quasi avuto la meglio. Il 44enne si è frapposto fra il padre e la madre, ha tentato disperatamente di strappare la lama dalle mani dell’ex guardia giurata che a un certo punfra to - ma è solo un’ipotesi - visto che veniva sopraffatta ha afferrato la sua pistola calibro 7.65 e ha fatto fuoco più volte, contro moglie e figlio. Almeno otto i colpi esplosi dall’uomo, che dopo aver visto i due a terra fra il salone e il terrazzino che si affaccia sulla strada, si è puntato l’arma alla tempia e ha premuto il grilletto ancora una volta.
Una scena da brividi, che la nuora, rimasta in auto ad attendere il marito e la suocera, che da qualche settimana era andata a vivere da loro non molto lontano da via Torrigio, ha soltanto sentito. Ma le è bastato per capire che l’incontro ex coniugi era finito male. È stata lei a dare l’allarme. Sul posto si sono precipitati ambulanze e polizia: tutti e tre sono stati trasportati d’urgenza al policlinico Gemelli dove l’ex vigilante è deceduto qualche minuto prima dell’ex moglie. Il figlio invece lotta ancora contro la morte nel reparto di rianimazione, ma le sue condizioni sono molto gravi.
Squadra mobile e polizia scientifica hanno effettuato un sopralluogo nell’appartamento e in strada, dove sono finiti alcuni reperti che saranno ora analizzati. Chi indaga sta cercando di ricostruire i rapporti fra gli ex coniugi nell’ultimo periodo, anche per capire se c’erano state liti pregresse, e anche qualche episodio di maltrattamenti in famiglia o addirittura di violenze. A provocare la morte della donna sarebbe stato uno dei proiettili che le ha devastato un polmone, causandole una devastante emorragia. Il movente dell’omicidio-suicidio - ma potrebbe non essere l’unico - sarebbe legato proprio ad alcuni dissidi per la spartizione di oggetti e beni di valore che si trovavano in casa. Forse c’era stata qualche lite in precedenza proprio su questo punto. Ma poi ieri mattina il confronto è sfociato nel sangue.
L’ultimo incontro Gerarda Di Gregorio si era fatta accompagnare da figlio e nuora a riprendere le sue cose dopo la separazione
Coltellate e colpi di pistola La donna e il marito morti in ospedale. Prima di premere il grilletto, l’ex guardia giurata l’ha assalita con un coltello