Ritrovate le ceneri di Elena Aubry La madre felice. C’è un indagato
Un indagato per il furto. Nessuna traccia del diario
Le ceneri di Elena Aubry sono state ritrovate. A rubarle al Verano è stato un italiano, ora indagato con l’accusa di soppressione di cadavere. Poco chiare appaiono le ragioni del furto, ma sembra che possa essere escluso un colpo mirato.
Il ladro, pur essendo un «frequentatore anomalo» del cimitero, non è un tombarolo e nemmeno un collezionista di oggetti funebri. Né è stato mai coinvolto in vicende legate a riti satanici. Nel corso di un interrogatorio l’uomo è apparso lucido, ma chiuso in se stesso.
Le ceneri di Elena Aubry sono state ritrovate. A rubarle al Verano è stato un italiano, ora indagato con l’accusa di soppressione di cadavere. Poco chiare appaiono le ragioni del furto, ma sembra che possa essere escluso un colpo mirato.
Il ladro, pur essendo un «frequentatore anomalo» del cimitero, non è un tombarolo e nemmeno un collezionista di oggetti funebri. Né è stato mai coinvolto in vicende legate a riti satanici. Nel corso di un interrogatorio l’uomo è apparso lucido, ma chiuso in se stesso. Certo, fin dal principio, era stato inserito in una rosa di sospettati per via delle sue abitudini e dei precedenti penali. L’urna, in buone condizioni, è stata ritrovata nella sua casa nel corso di una perquisizione. L’unica profanazione è stata la rimozione della targhetta con inciso il nome «Elena Aubry». L’assenza è stata rilevata dalla mamma della 25enne, Graziella Viviano, chiamata ieri pomeriggio a effettuare il riconoscimento del vaso con le ceneri: «È lei, sono cosi felice. Però non la riporterò al Verano, verrà con me a casa», ha detto Viviano, ringraziando i carabinieri di
San Lorenzo. L’urna non le è stata restituita, essendo ancora in corso le indagini coordinate dal pm Laura Condemi. C’è, infatti, un’anomalia: manca il diario, collocato nel loculo insieme all’urna, nel quale gli amici di Elena avevano lasciato pensieri e ricordi. Dov’è finito?
La madre di Elena aveva scoperto il trafugamento il 5 maggio scorso, quando era andata al cimitero per la ricorrenza della tragedia. Avvenuta il 6 maggio del 2018, quando la giovane, perdendo l’equilibrio con la moto per via degli avvallamenti stradali, è morta nell’impatto con il guardrail sull’Ostiense. Quando però è avvenuto il furto è uno degli aspetti dell’indagine, ancora in corso. Difficile credere che sia avvenuto il 5 maggio. Più probabile che sia stato compiuto tra due date: dopo il 7 dicembre del 2019 - l’ultima volta in cui un parente era andato a trovare Elena al cimitero - e prima del 9 marzo, quando il Verano è stato chiuso per il lockdown. Riguardo all’inchiesta sull’incidente in cui la giovane ha perso la vita, presto ci saranno novità.