Le multe da odissea
Si dice che il dopo virus sarà il momento per semplificare la burocrazia. Vorrei perciò evidenziare quanto sia oggi lento e faticoso il ritiro di una contravvenzione e quanto invece potrebbe essere semplificato il processo. Il postino, dichiarando che non ha trovato il destinatario dell’atto da notificare (senza neppure citofonare), lascia un avviso di giacenza in cassetta. Ciò obbliga il destinatario a andare a ritirare l’atto all’ufficio postale di zona, sopportando in questi tempi una fila all’aperto e in piedi di almeno 40 minuti. Ma la questione si concluderà col ritiro e il pagamento contestuale della multa solo se gli estensori sono la Polstrada o i carabinieri: perché se sono i vigili e gli ausiliari del traffico, allora si ritirerà solo una raccomandata che comunica che l’atto è alla Casa comunale di via della Greca o di via Petroselli. Non resta quindi che recarvisi a per ritirarlo, per poi pagarlo altrove.E si potrà scontare il pagamento del 30%, solo se si riesce a eseguirlo entro 5 giorni dalla data di notifica dell’avviso di giara originario. Oltre al danno la beffa.
Marzio Remedia