Assalto al mare, divieti ignorati
Tanta gente sul litorale, molti quelli sdraiati in spiaggia: i vigili intervengono (e multano). Oggi si replica
La tintarella con sosta sulla sabbia è ancora vietata, ma il litorale romano regge a stento l’assalto dei bagnanti. Dopo oltre due mesi di lockdown, in tanti nel fine settimana hanno voluto godersi il sole e il caldo arrivati a scaldare le spiagge di Ostia. Il via libera a sport e passeggiate sull’arenile è scattato dal 18 maggio, con la firma di Virginia Raggi sul provvedimento che consente l’accesso alla riva (proibito durante la quarantena da coronavirus); permesso anche il nuoto, ma resta off limits – con multa fino a 500 euro – la possibilità di «sostare sulla spiaggia», ovvero la classica tintarella sull’asciugamano. Difficile però frenare il desiderio dei tanti, romani e non, che in queste ore si sono riversati sulla battigia, con le forze dell’ordine in più occasioni costrette a intervenire.
La voglia di mare batte sul tempo l’ordinanza balneare. La tintarella con sosta sulla sabbia è ancora vietata, ma il litorale romano regge a stento l’assalto dei bagnanti. Dopo oltre due mesi di lockdown, in tanti nel fine settimana hanno voluto godersi il sole e il caldo arrivati a scaldare le spiagge di Ostia. Il via libera a sport e passeggiate sull’arenile è scattato dal 18 maggio, con la firma di Virginia Raggi sul provvedimento che consente l’accesso alla riva (proibito durante la quarantena da coronavirus); permesso anche il nuoto, ma resta off limits – con multa fino a 500 euro – la possibilità di «sostare sulla spiaggia», ovvero la classica tintarella sull’asciugamano.
Difficile però frenare il desiderio dei tanti, romani e non, che in queste ore si sono riversati sulla battigia, con le forze dell’ordine in più occasioni costrette a intervenire per sgomberare le spiagge libere del lido della Capitale. Non sono mancati nemmeno tuffi e primi bagni, anche se sono ancora assenti le postazioni di salvataggio. Sono invece già operativi i venditori ambulanti che, numerosi, affollano i lidi. Negli stabilimenti è pioggia di richieste per sdraio e lettini, negati non senza difficoltà dai gestori. La stagione infatti non può aprire fino all’arrivo della tradizionale ordinanza balneare della sindaca, che detta le regole per il mare capitolino, complicate dalla convivenza con il Covid-19. Non è sufficiente il semaforo verde della Regione Lazio che, recependo le linee guida del Governo, ha già stabilito le norme di base per strutture e lidi free, tra obbligo di registrazione dei bagnanti e ombrelloni ogni 10mq. Per fronteggiare l’estate il X Municipio ha inviato venerdì al Campidoglio il proprio piano strategico che farà da cardine per l’ordinanza, ma è una corsa contro il tempo per i progetti messi su carta. Tante le criticità da risolvere entro il 29 maggio, data di apertura della stagione. A gestire gli ingressi a numero chiuso sugli arenili liberi con l’app in arrivo, non sarà, come preannunciato, la Protezione civile, sfilatasi dal ruolo: arriveranno i vigilantes privati, 11 l’euro l’ora per ogni steward, che dovrà monitorare resse e capienza per un massimo di 20mila bagnanti. La giunta grillina di Ostia punta molto sulla pedonalizzazione del lungomare per «depressurizzare» le spiagge. L’idea è: chi non troverà posto sulla riva, avrà un’isola senza auto con monopattini e bike-sharing, tavolini, parcheggi e fioriere. Con 40 gradi e la media di 100mila presenze domenicali, difficile prevedere se il sistema-Ostia reggerà all’invasione contingentata. «La Protezione civile, impegnata su antincendi e altro, ci aiuterà nei controlli – spiega il piano Giuliana Di Pillo, mini-sindaca di Ostia -. Siamo impegnati per aprire il 29, speriamo che tutto vada in porto, servirà grande responsabilità da parte di cittadini e imprese». Servirà anche un esercito di vigili urbani per monitorare la costa romana: al Campidoglio è già arrivata la richiesta di rinforzi.
Vigilantes