Piscine e palestre riaperte: si prenota 24 ore prima
Nessun affollamento alla riapertura degli impianti sportivi. Ma i gestori sono pronti: misura della temperatura, distanza di sette metri quadrati in acqua, niente attaccapanni e asciugacapelli
«L’acqua diluisce il virus, piscina e mare sono sicuri perché hanno cloro e salinità, ma bisogna mantenere il distanziamento». A rassicurare ieri sul ritorno in acqua, nel primo giorno di riapertura delle piscine, è stato in mattinata il direttore del Dipartimento malattie infettive dell’ospedale Spallanzani, Nicola Petrosillo. E nelle piscine riaperte si offrono sconti e abbonamenti, da preferire alle entrate giornaliere con l’organizzazone che prevede le prenotazioni il giorno prima.
«Abbiamo 130 lettini con la distanza di 1,5 metri, ma le prenotazioni si devono effettuare al telefono 24 ore prima», spiegano nella segreteria della piscina scoperta Thaon di Revel di fronte a piazza Mancini, una delle poche all’aperto che ieri ha ricominciato anche i corsi di acquagym e idrobike. Ma in acqua si è vista poca gente.
«Neanche un decimo del solito — spiega il direttore dell’Aquaniene, Gianni Nagni —. Ma il segnale è positivo: tantissimi sono venuti qui all’impianto, hanno chiesto informazioni sulla sicurezza, sulla ripresa delle attività», e chi ha fatto sport «ha rispettato la fila, i protocolli, le certificazioni».
Misura della temperatura all’entrata, certificato medico e autocertificazione anti-Covid. Distanza di sette metri quadrati in acqua, niente attaccapanni, né asciugacapelli negli spogliatoi. Panchine dimezzate e armadietti sanificati e personali. «Se qualcuno dimentica o abbandona gli indumenti la sera saranno buttati, non conserviamo più nulla, dobbiamo sanificare gli ambienti», chiariscono dall’ex circolo del ministero delle Infrastrutture.
La piscina del Villa Flaminia aprirà giovedì e il Csi sul Lungotevere il 3 giugno. «Si dovrà prenotare — ripetono al telefono — ma ancora non sappiamo se saremo aperti solo ai soci o agli ingressi giornalieri». Per capire le difficoltà del circoli sportivi con l’emergenza Covid è un istruttore della palestra del Villa Flaminia, dove gli attrezzi, i tapis roulant e le bike sono state messe sui campi da calcio, sulle pedane e coperti da gazebo. «Stanno arrivando pochi clienti, non c’è il problema del distanziamento e in ogni caso tutte le strutture sono sanificate dopo ogni utente». Le temperature estive in ogni caso aiutano. «È una vera felicità essere tornati all’aria aperta — ha raccontato una signora già abbronzata —. Ci sono molte disposizioni di legge da seguire, ma la soddisfazione è grande». E con i campi da tennis adiacenti a palestre e piscine molte mamme organizzano le lezioni dei figli compatibili con gli orari del nuoto libero.
Ma per alcuni impianti sportivi le spese da sostenere per igiene sono troppo sostenute per riaprire le vasche. E la riduzione degli ingressi non aiuta. La piscina al coperto H2O al Pigneto accetta solo prenotazioni al telefono e quella delle Rose all’Eur è ancora chiusa.
Sicurezza Dallo Spallanzani fanno sapere che «l’acqua diluisce il virus grazie a cloro e salinità»