Corriere della Sera (Roma)

Domande col contagocce per ampliare i posti seduti

Il primo giorno solo 20 richieste. Gli esercenti: «Meno paletti»

- Lilli Garrone

Si contano quasi sulle punta delle dita le domande di bar e ristoranti arrivate ai Municipi per allargare i tavolini su strada. Dieci nel I Municipio, cinque nel II, stesso numero nel III. E anche le associazio­ni di categoria spiegano che le richieste che stanno passando attraverso di loro sono poche: una ventina quelle che stanno seguendo i tecnici della Confcommer­cio e una decina quelle della Confeserce­nti. Secondo la quale «le norme sono ancora poco chiare», tant’è che per fare il punto è prevista per domani una riunione di giunta della presidenza: la Confeserce­nti chiederà un incontro urgente a Virginia Raggi con l’obiettivo di ottenere la riduzione dei 33 criteri previsti per l’ampliament­o dell’occupazion­e di suolo pubblico. L’associazio­ne si augura «che la sindaca dia mandato agli uffici di correggere le norme, soprattutt­o il vincolo di cinque metri dai palazzi della città storica, e il fatto di non poter utilizzare le strisce blu».

Ma c’è chi ha osato. Al Municipio I sono arrivate domande da piazza della Scala in Trastevere e da piazza di Santa Maria in Trastevere all’angolo con via dell’Olio; una da via dei Coronari e un’altra dal

Portico di Ottavia; una anche da via Sicilia da un locale che non ha tavoli all’esterno e chiede 23 metri quadri.

«Questa delibera - attacca Sabrina Alfonsi, presidente del I Municipio - è solo di giunta e deve andare in assemblea capitolina dove ce ne sono ben tre sull’argomento. Quindi si rischia di fare oggi una domanda pagando un tecnico e magari tra una settimana si deve cambiare tutto».

«Qui nel II Municipio abbiamo vari problemi - spiega l’assessore al Commercio Valerio Casini -. Innanzi tutto quello delle pedane, e su questo abbiamo anche scritto alla sindaca. Va superata la questione degli elementi di arredo, vanno eliminati i dissuasori di sosta posti finora a protezione delle strutture: è una decisione tutta del Campidogli­o. Per ora abbiamo soprattutt­o domande di chiariment­i».

Giovanni Caudo, presidente

In Centro Vincenzo, il responsabi­le di sala del bar Ciampini, in piazza San Lorenzo in Lucina (Percossi/Ansa) del III Municipio è operativo: «Noi - dice - sabato scorso abbiamo fatto una riunione con gli esercenti che sappiamo presentera­nno le domande di ampliament­o per coordinarl­e. Con il loro aiuto stiamo cercando infatti, nonostante il “liberi tutti”, di esaminare le richieste tutte insieme in modo da capire quale sarà l’impatto e quali le conseguenz­e delle singole domande».

«I nostri tecnici ne stanno seguendo una ventina - afferma il direttore dell’ufficio studi della Fipe Confcommer­cio Luciano Sbraga -. La scheda tecnica è piuttosto complicata, può essere seguita solo da profession­isti, e la richiesta non è in barba a tutte le norme. Sicurament­e l’allargamen­to lo vorrebbero tutti, ma ci vogliono condizioni struttural­i come marciapied­i adeguati».

E il fatto che la delibera debba ancora passare in consiglio comunale? « Noi abbiamo avuto grandi rassicuraz­ioni - risponde Sbraga - nel senso che c’è l’impegno a portarla avanti. Ed è subito operativa: chi fa la domanda si allarga subito, non è necessario aspettare la risposta».

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Si può di nuovo consumare in bar e ristoranti ma mantenendo la distanza minima di un metro. I tavoli vengono sanificati e il personale indossa la mascherina (Fabiano/ LaPresse)
Riaperture Si può di nuovo consumare in bar e ristoranti ma mantenendo la distanza minima di un metro. I tavoli vengono sanificati e il personale indossa la mascherina (Fabiano/ LaPresse)
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Francesca Del Bello, presidente
Municipio II Francesca Del Bello, presidente
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La presidente Sabrina Alfonsi
Municipio I La presidente Sabrina Alfonsi

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