Botte e violenze dal 1999 Condannato ex marito
Vent’anni di matrimonio scanditi da offese e percosse. Un calvario cominciato nel 1999 quando lui, 54 anni, istruttore di nuoto, prende la moglie a schiaffi, convinto che lo stia tradendo. Ieri il Tribunale ha messo la parola fine a quest’odissea, condannando il protagonista del supplizio a sei anni per maltrattamenti e violenza sessuale. Tra l’inizio e l’epilogo di questo martirio ci sono stati anche attimi felici, come la nascita di due bambini. Tuttavia la sofferenza è stata il segno distintivo di questi vent’anni, come ha ricordato il pm Antonio Verdi nel corso della requisitoria. Emblematico, come sottolineato dal pm, il fatto che una volta, nel 2010, l’imputato abbia somministrato alla moglie lo Xanax dandole della pazza. Il pm ha anche ricordato le numerose volte in cui l’imputato è scomparso lasciando la famiglia senza soldi per mangiare. Tra gli episodi menzionati pure la notte dell’8 novembre del 2017 in cui ha obbligato la moglie, 50 anni, a dormire al freddo in macchina mentre lui stava a casa a godersi il tepore del termosifone. Nell’ultima fase del matrimonio l’istruttore di nuoto l’ha minacciata di morte e qualche tempo dopo l’ha violentata.
Nonostante le traversie, il processo è stato in bilico. Lei, un passato travagliato, è stata vicina a ritrattare tutto nel corso del dibattimento quando, a un certo punto, si è recata dall’ex marito chiedendogli se c’era ancora amore. Episodio utile a chiarire lo stato vessatorio creato dall’imputato. Poi la vittima - costituitasi parte civile attraverso l’avvocato Angela Leonardi - è ritornata sui suoi passi. L’indagine è partita nel 2018, quando la donna sviene durante un litigio. L’imputato, anziché
Terrorizzata