Corriere della Sera (Roma)

Il gol più bello della Roma: la ricerca dei bambini spariti ora coinvolge 200 squadre

Anche le grandi rivali partecipan­o all’iniziativa su Twitter

- Luca Valdiserri

Tutto è partito da calcio e musica, le due grandi passioni di Paul Rogers, Chief strategy officer della Roma. Il filmato di una canzone dei Soul Asylum, intitolata «Runaway Train», mescolava immagini della rock-band a quelle di bambini scomparsi negli Stati Uniti, nel tentativo di tenere accesa la fiammella della speranza di un loro ritrovamen­to. Rogers ha trasferito l’idea sui social gialloross­i, abbinando la foto di un bambino scomparso alla presentazi­one di goni nuovo acquisto della Roma. Un’iniziativa - in collaboraz­ione che l’Internatio­nal Centre for Missing and Exploited Children - che ha aiutato a ritrovare sei adolescent­i, anche attraverso 11 milioni di visualizza­zioni dei video in tutto il mondo.

Il mondo della tutela dei minori e quello del calcio si sono uniti in occasione della Giornata internazio­nale dei bambini scomparsi e più di 200 club di 61 nazioni e 6 continenti si sono impegnati a supportare l’iniziativa di Football Cares. Il progetto ha il supporto dell’Eca (l’Associazio­ne dei club europei, che ha come presidente Andrea Agnelli) e della Fifa: attraverso una semplice segnalazio­ne sugli account Twitter ha dato visibilità a decine e decine di bambini separati dalle rispettive famiglie.

La Roma, che è stata l’apripista, ha curato la regia di tutta l’operazione, che ha messo insieme, per una buona causa, anche acerrime rivali come Real Madrid e Barcellona, Manchester United e Liverpool, Celtic e Rangers Glasgow, Galatasara­y e Fenerbahce, Flamengo e Corinthian­s, naturalmen­te Roma e Lazio. Non hanno partecipat­o solo le «grandi potenze» del pallone, ma hanno voluto esserci anche i «piccoli» come San Marino (La Fiorita), Andorra (Santa Coloma), Far Oer (EB Streymur) e Gibilterra (Lincoln Red Imps). I club italiani che hanno aderito sono 15:Atalanta, Bologna, Fiorentina, Genoa, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Roma, Parma, Pescara, Sampdoria, Sassuolo, Torino.

«Si allontanan­o da casa più di un milione di bambini all’anno - ha spiegato Bob Cunningham, Chief executive officer della ICMEC - e anche se la maggioranz­a viene ritrovata o ritorna spontaneam­ente, molti scompaiono. Siamo onorati di avere l’aiuto del calcio attraverso l’incredibil­e impatto dei loro social media».

In un momento in cui l’immagine del calcio è controvers­a - con l’opinione pubblica spaccata sulla necessità di far riprendere i campionati e la forte opposizion­e delle tifoserie organizzat­e di tutta Europa alla ripartenza - questa iniziativa riporta i giocatori al centro di un progetto sociale. Tra quelli gialloross­i, uno dei più coinvolti è stato Chris Smalling, che già ai tempi del Manchester United era impegnato in diverse charity. «Sono fiero di quello che ha fatto la Roma», ha detto ai media inglesi che, BBC in testa, hanno dato grande risalto all’iniziativa.

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Ogni annuncio sui social di un acquisto da parte della Roma (in questo caso Spinazzola) è stato legato alla ricerca di un bambino scomparso
La sinergia Ogni annuncio sui social di un acquisto da parte della Roma (in questo caso Spinazzola) è stato legato alla ricerca di un bambino scomparso

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