Corriere della Sera (Roma)

Più spazi all’aperto? Difficile

I paletti di Sovrintend­enze e Campidogli­o: il +35% per molti bar e ristoranti resterà un sogno

- Fiaschetti e Garrone

Da ieri la procedura semplifica­ta per richiedere l’ampliament­o del 35% dell’occupazion­e di suolo pubblico, alla quale si è approdati con una delibera di giunta dall’iter travagliat­o, doveva essere realtà. E però, gli esercenti si dicono spiazzati dalla tabella con 33 criteri prescritti­vi stabiliti dal dipartimen­to Commercio di concerto con il Comando generale dei vigili, la Soprintend­enza di Stato e la Sovrintend­enza capitolina. Tra le regole più indigeste il divieto di disporre i tavolini sulle strisce blu e l’obbligo di rispettare la distanza di almeno cinque metri dai monumenti inclusi gli edifici vincolati. Anche per questo ieri, primo giorno utile per presentare le richieste di ampliament­o, ai Municipi I, II e III ne sono arrivate solo 20. Oggi, alle 12.30 flash mob di protesta del Pd romano sotto alla statua di Marc’Aurelio.

«Inderogabi­le». L’aggettivo compare 25 volte su 33 nella griglia che indica le linee guida per richiedere l’ampliament­o del 35 per cento dell’occupazion­e di suolo pubblico (al via da oggi la procedura semplifica­ta): i criteri da rispettare, prima di aumentare lo spazio esterno per i tavolini e presentare la richiesta di concession­e, sono stati stabiliti di concerto tra il dipartimen­to Sviluppo economico, il Comando della polizia locale, la Soprintend­enza di Stato e la Sovrintend­enza capitolina. Le prescrizio­ni, una sorta di paletti fissati ex ante, rischiano di limitare in modo significat­ivo la possibilit­à di guadagnare qualche metro in più in particolar­e nelle aree di pregio. Malgrado l’impulso del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschi­ni, a derogare per sei mesi al parere della Soprintend­enza, la linea del Campidogli­o non sembra seguire lo stesso indirizzo. Tra i molti dinieghi specificat­i nella tabella, al punto 7 si legge: «Occupazion­e di suolo pubblico non concessa in zone tariffate». Se non fosse che, nelle numerose commission­i Commercio presiedute dal grillino Andrea Coia, si era ribadita più volte la necessità di superare questo ostacolo, laddove l’allestimen­to dei coperti extra fosse ricaduto sulle strisce blu. Niente tavolini anche in zone con divieto di sosta o di fermata o con parcheggio codificato misto. Tra le regole più indigeste quella richiamata al punto 14: «Distanza dai monumenti di almeno 5 metri dal perimetro (compresi edifici vincolati e mura)». Claudio Pica (Fiepet Confeserce­nti) ammette: «Ho già ricevuto decine di telefonate di protesta. Secondo i tecnici privati che dovrebbero progettare le nuove planimetri­e, in sostanza, non è cambiato nulla». Quanto alla fascia di rispetto dai monumenti, Pica sottolinea: «Se si includono anche gli edifici vincolati, che nel centro storico sono almeno il 90-95 per cento, abbiamo le mani legate». E però su questo aspetto l’assessora al Commercio del I Municipio, Tatiana Campioni, avrebbe avviato un dialogo con la Soprintend­enza. Il Pd capitolino,

I nuovi orari Confermata l’ipotesi di concedere più elasticità nelle chiusure a pizzerie e gelaterie

nel frattempo, annuncia per oggi alle 12.30 un flash mob in piazza del Campidogli­o con il segretario Andrea Casu.

«Fissare quei criteri vuole dire gettare nel caos un’intera categoria - accusa Giulio Pelonzi, capogruppo dem in consiglio comunale - . Tra l’altro, fuori dalla città storica avevamo suggerito che l’ampliament­o fosse del 50 per cento, mentre si è deciso ovunque per il 35 per cento. Chiedo il ritiro della delibera di giunta, che somiglia piuttosto a una direttiva del dipartimen­to, e di accelerare la discussion­e delle proposte consiliari in aula».

Nell’incontro di ieri tra l’assessore comunale allo Sviluppo economico, Carlo Cafarotti, e le associazio­ni di categoria è stata confermata l’ipotesi di anticipare al mattino le aperture di ferramenta, negozi di bricolage e materiali edili, concession­ari con autofficin­a e di concedere più elasticità a gelaterie e pizzerie a taglio, che spingono per posticipar­e la chiusura: «Ma attenzione alla movida - ammonisce Pietro Farina (Confcommer­cio Roma) - . Abbiamo chiesto gli steward o che si riduca l’orario serale».

 ?? (foto Guaitoli) ??
(foto Guaitoli)
 ?? (foto Guaitoli) ?? Centro Un cartello su una vetrina: il sintomo della grave crisi
(foto Guaitoli) Centro Un cartello su una vetrina: il sintomo della grave crisi
 ??  ?? Vertice
L’assessore Carlo Cafarotti, che ieri ha incontrato le associazio­ni dei commercian­ti
Vertice L’assessore Carlo Cafarotti, che ieri ha incontrato le associazio­ni dei commercian­ti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy