Interno e trequartista, il «Mago» a due facce
Luis Alberto uomo-chiave, Inzaghi gli chiede il doppio ruolo
Nel nuovo campionato, quello che per la Lazio comincerà il 24 giugno, Luis Alberto avrà due facce. Inzaghi gliel’ha spiegato, ha parlato a lungo con lui da quando la squadra ha ricominciato ad allenarsi, gli ha messo davanti il suo progetto tattico. Un’idea non rivoluzionaria, ma che comunque potrà essere diversa – almeno in alcuni incontri – rispetto a quanto capitato nel corso di questa stagione.
La Lazio si è scoperta vincente e piena di qualità da quando, anche grazie al sacrificio di Milinkovic-Savic, è riuscita a trovare equilibrio pur schierando contemporaneamente due interni di centrocampo offensivi (il serbo e Luis Alberto) e due attaccanti (Correa e Immobile, con Caicedo come alternativa) in aggiunta a una coppia di esterni di spinta.
Inzaghi teme che questa formula sia difficile da sostenere sempre in partite così ravvicinate, perché richiede notevole dispendio di energie. È la formazione migliore possibile, ma può andare in affanno dal punto di vista atletico. Sta dunque studiando progetti alternativi da adottare nei momenti in cui la squadra deve rifiatare. Per questo ha chiesto a Luis Alberto di avere due facce.
Oltre al suo volto normale, da interno, Luis Alberto dovrà essere pronto a tornare trequartista, com’era fino alla scorsa stagione. Con lo spagnolo in quella posizione e un centrocampista muscolare in più, la Lazio acquista consistenza. È vero che perde imprevedibilità, ma in un campionato lungo dodici partite da disputare in appena 40 giorni la solidità è indispensabile. Per questo Inzaghi nell’ultimo periodo ha provato spesso il «Mago» da seconda punta: è una soluzione tattica che tiene in grande considenuovo razione, magari per sfruttare Correa nella parte finale degli incontri, quando anche gli avversari saranno sulle gambe e lo spunto dell’argentino può fare la differenza. Non diventerà questa la formazione base, sia chiaro; sarà però un’opportunità usata con una certa frequenza.
Luis Alberto si è messo a disposizione di Inzaghi, anche perché è stato solo grazie al lavoro diplomatico e psicologico dell’allenatore se la scorsa estate – dopo gli screzi con Lotito – non se n’è andato. Gli deve molto, non ha esitazioni ad accontentare le sue richieste. Ora tutto è cambiato all’interno della Lazio nei confronti dello spagnolo e da parte del presidente c’è voglia di farne un simbolo biancoceleste. Tant’è vero che lo stesso Lotito, attraverso Tare, ha raggiunto l’accordo con il procuratore del trequartista per il contratto. È già tutto fatto, manca solo l’annuncio: la scadenza si sposterà dal 2022 al 2024 oppure al 2025, l’ingaggio diventerà di 2,8 milioni più bonus, ci sarà probabilmente una clausola rescissoria di almeno 80 milioni.
Il contratto è lì, lo scudetto appena un po’ più lontano: Luis Alberto, oltre ai soldi, vuole anche il titolo.