Corriere della Sera (Roma)

Lazio: l’indice Rt sale allo 0,93 Focolaio in un palazzo occupato

Dopo il San Raffale alla Pisana, il nuovo allarme scatta alla Garbatella

- Clarida Salvatori

Nelle ultime 24 ore ci sono stati cinque morti, due legati alla clinica degli Angelucci

L’indice Rt del Lazio sale allo 0,93 mentre si fa sempre più critica la situazione del focolaio dell’Irccs San Raffaele Pisana. Il contagio partito dall’istituto di riabilitaz­ione ha raggiunto i 99 casi complessiv­i di positività e 5 decessi.

«Il dato del Lazio è caratteriz­zato da questo focolaio che ci sta fortemente impegnando», queste le parole dell’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato. Dei 27 nuovi malati di coronaviru­s registrati nel Lazio, 22 sono riconducib­ili al San Raffaele. Sedici (due operatori sanitari e 14 degenti che sono trasferiti allo Spallanzan­i) sono stati scovati con i tamponi effettuati per la seconda volta nell’arco di cinque giorni all’interno della struttura sanitaria. Al primo test molecolare della scorsa settimana erano risultati tutti negativi.

Sempre collegati al cluster della Pisana, i due decessi avvenuti nelle ultime 24 ore e che portano il totale delle vittime, morte dopo aver contratto il virus nella clinica di proprietà della famiglia Angelucci, a cinque: una donna di 89 anni deceduta al Policlinic­o Gemelli e un’altra di 82 all’ospedale militare del Celio.

Come già anticipato dalla Asl 3, l’indagine epidemiolo­gica si estende e andrà a ritroso, a partire da tutti i dimessi dal 1 di maggio, i loro parenti e i loro contatti più stretti. I primi 200 sono stati già chiamati e sono stati sottoposti al test sierologic­o ai drive-in. «L’attenzione resta altissima e i pazienti positivi sono stati tutti trasferiti», prosegue D’Amato. «Temiamo che i casi positivi siano destinati ad aumentare», comunica invece l’Unità di crisi Covid-19 della Regione.

I dati del bollettino

I contagiati su Roma città sono stati 22, 5 nelle vicinanze della Capitale. Record di guariti: 317. Complessiv­amente i negativizz­ati al Covid raggiungon­o le 4.913 unità . Cinque invece i decessi: oltre ai due legati al cluster San Raffaele, non ce l’ha fatta neanche un uomo di 44 anni affetto da precedenti patologie che era ricoverato al Policlinic­o Umberto I. Un altro cluster

Purtroppo non è solo il cluster del San Raffaele a preoccupar­e la Capitale. Alla Garbatella si è infatti acceso un altro focolaio: in un palazzo occupato in piazza Attilio Pecile c’è un’intera famiglia di origine peruviana positiva al coronaviru­s. Il primo ad essere contagiato sarebbe stato il bambino più piccolo del nucleo familiare, ora ricoverato - in buone condizioni - al centro Covid di Palidoro dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù.

Dalle indagini eseguite sui parenti, anche il padre è risultato positivo. La notizia desta non poca preoccupaz­ione per la situazione igienico-sanitaria in cui si vie nello stabile. E il timore è che si ripeta quanto accaduto ad aprile al Selam Palace sulla Collatina, dove ci furono 50 contagi.

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«Zona rossa» L’ingresso del San Raffaele alla Pisana presidiato dai soldati
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resta altissima e» e che c’è il timore di ulteriori casi di Covid-19 nel cluster del San Raffaele

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