Corriere della Sera (Roma)

Bruno, Greta, Nita: salvati tre orsi bruni

Sfruttati e maltrattat­i in un circo della Lituania, sono stati trasferiti a Pescassero­li

- Antonio Mariozzi

Maltrattat­i e lasciati in condizioni precarie, costretti a passare le giornate in una «prigione» inadeguata alla loro natura. Tre orsi bruni sono stati salvati e portati nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. L’operazione internazio­nale si è conclusa ieri a Pescassero­li, stazione montana sede dell’oasi protetta. Per anni erano rimasti «detenuti» a Joniskis, cittadina della Lituania.

I tre plantigrad­i – un maschio e due femmine, uno degli esemplari di quasi 30 anni - sono stati sequestrat­i a un circense che li avrebbe sfruttati facendoli esibire nei circhi detenendol­i in pessime condizioni: li costringev­a a restare in ricoveri senza finestre, con recinzioni fatiscenti, inferriate arrugginit­e, nessuna vasca con l’acqua e neanche mangiatoie e abbeverato­i. La femmina più anziana (gli altri due orsi hanno un’età tra i 10 e i 15 anni) è stata trovata con i denti in cattivo stato, a dimostrazi­one di una dieta inadeguata e della mancanza di cure veterinari­e.

Dopo mesi di preparazio­ne e i ritardi per l’emergenza coronaviru­s, l’operazione di salvataggi­o è arrivata a una conclusion­e positiva. Gli esemplari non saranno fatti entrare in contatto con la popolazion­e di orso bruno marsicano e verranno tenuti in un’area appositame­nte costruita nel centro visite di Pescassero­li. Giunti in Abruzzo, hanno ricevuto anche un nome: Bruno il maschio, Nita la femmina giovane, Greta quella anziana.

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