«Banchi aperti di sera? Errore, faranno flop»
Èscettico il presidente di Confartigianato, Andrea Rotondo, nei confronti dell’ordinanza della sindaca Raggi che permette l’apertura serale dei mercati rionali: «Un errore, saranno un flop se la prospettiva non è quella di rivalutare il sistema in una ottica europea». Fino a ieri i mercati (127 quelli presenti in città) potevano rimanere aperti fino alle 22, ora fino alle 23 il sabato e a mezzanotte nei festivi.
Cenare al mercato un po’ come alla «Boqueria» di Barcellona o come una volta a Les Halles di Parigi. Anche se va in questo senso l’ordinanza di Virginia Raggi per cui i mercati potranno aprire anche la sera, il presidente di Confartigianato, Andrea Rotondo, è scettico: «Va vista anche la fattibilità - afferma - e l’importante è l’accordo con tutte le associazioni che li gestiscono. Potrebbe essere un “flop”, se la prospettiva non è quella di rivalutare il sistema in un’ottica europea, se l’obiettivo in una città come Roma non è quello di riqualificare l’offerta passando anche dal sistema dei mercati». Oggi, secondo il dipartimento dello Sviluppo Economico nella Capitale vi sono 127 mercati, per un totale di oltre 5.000 esercenti: in quelli in sede propria, soprattutto se coperti, vendono più di 3.000 operatori del settore agroalimentare. Ed in quelli più centrali, come al Trionfale, o in quello dell’Unità in via Cola di Rienzo si cucina e ci si può in qualche modo sedere per mangiare. Ma finora in molto pochi hanno sfruttato questa possibilità. Fino a ieri potevano rimanere aperti fino alle 22, ora fino alle 23 il sabato e a mezzanotte nei festivi. «Non è un prolungamento di orario che peraltro era già lungo - osserva Andrea Rotondo - a permettere di intercettare una clientela che segue ormai tempi di vita diversi da 30 o 40 anni fa. Queste strutture vanno riqualificate e ci vuole un’azione di sistema per rilanciare un’offerta così complessa. Si deve ricostruire un rinnovamento delle abitudini dei romani, ma soprattutto si deve dar loro una gradevolezza estetica e soprattutto si deve pensare alla loro sicurezza, che è l’elemento più importante». E Andrea Rotondo annuncia che ben presto, per ora in due strutture alla Montagnola e in piazza Vittorio arriveranno i corner di «Comproartigiano», anche per valorizzare l’offerta del territorio, e con strumenti innovativi. «Puntiamo ad un’azione di sistema - conclude - basata su diversi elementi. Nei nostre corner, come già a viale Giulio Cesare, non solo si troveranno prodotti come marmellate, biscotti o olio, ma vi sarà un “tablet” che offrirà i prodotti alimentari dei nostri associati».