Testaccio, il pasticcio della ciclabile
La pista per le bici, appena varata, è molto pericolosa: adesso dovrà essere rifatta
A Testaccio scoppia il pasticcio della pista ciclabile. Secondo la commissione Mobilità del I Municipio si tratta di una corsia progettata male, pericolosa per la circolazione dei ciclisti, ma anche per i disabili che si ritrovano a parcheggiare l’auto proprio accanto alla pista e non riescono a scendere dalla vettura in sicurezza. Critiche anche dal I Gruppo della polizia municipale.
Una pista ciclabile considerata pericolosa per chi la deve utilizzare. Oltre due chilometri per una sorta di corsia preferenziale a rischio incidente, perché i frequentatori sulle due ruote corrono il pericolo di ritrovarsi con le auto troppo vicine, non solo quelle in movimento, ma anche quelle parcheggiate, proprio a ridosso della zona a loro riservata. Sono le contestazioni mosse al Comune dalla commissione Mobilità del I Municipio, presieduta da Stefano Marin, che nei giorni scorsi ha convocato i responsabili del Campidoglio per ricostruire le procedure adottate nella progettazione e nell’esecuzione dei lavori sulla ciclabile sul lungotevere sinistro da via Rubattino a ponte Sublicio, altezza Testaccio, fino a largo Americo Petrucci, ovvero nella zona della Bocca della Verità.
In particolare lo stesso I Gruppo Trevi della polizia municipale ha sottolineato le criticità esistenti sul percorso della pista, sia al livello di viabilità sia di circolazione degli stessi velocipedi. A pagarne le conseguenze, secondo i vigili urbani, sono anche i portatori di handicap che non hanno sufficienti spazi di manovra e di sicurezza sulle carrozzelle, all’incrocio fra lungotevere Aventino e Ponte Sublicio. Inoltre in un tratto in curva la visibilità non è ottimale con una segnaletica insufficiente.
Da qui la necessità di effettuare delle modifiche lungo la ciclabile, ma il confronto in commissione, fissato per la settimana scorsa, non è stato possibile in quanto - come viene spiegato dai responsabili - i rappresentanti del Comune non si sono presentati. Una questione non da poco tenendo presente che i lavori sono ormai ultimati, con i ciclisti che già percorrono tutti i giorni la ciclabile accanto alla quale sono stati anche tracciati gli stalli per le strisce blu e il parcheggio a pagamento. Secondo Marin quello della ciclabile nei pressi di piazza dell’Emporio è «l’ennesimo progetto realizzato in violazione del Codice della strada, che pone a repentaglio la sicurezza di disabili e ciclisti. Così non si fanno passi avanti, ma si crea il caos». Il presidente della commissione sottolinea poi come «la pista è tutta da ripensare: il disabile che presumibilmente può aver bisogno di una sedia a rotelle per muoversi, dovrebbe posizionarla nel bel mezzo della corsia riservata ai ciclisti, mentre nel caso fosse invece il passeggero di un veicolo si ritroverebbe a dover scendere dall’auto parcheggiata invadendo la carreggiata del lungotevere, con conseguenze facilmente immaginabili. Tutto questo è una follia dice ancora Marin -: immaginiamo cosa accadrà una volta che riprenderà il consueto traffico con i veicoli incolonnati. A quel punto il disabile in questione si ritroverebbe addirittura intrappolato nella sua auto, senza aver alcuna possibilità di scendere. Ecco perché la sindaca Raggi - conclude il presidente della commissione Mobilità del I Municipio - deve bloccare questo progetto che viola proprio le norme del Codice della strada».
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