Domitilla, Ignazio, Giovanni e gli altri La Roma dei primi cristiani su Tv2000
LA SERIE «LE PIETRE PARLANO»
Il (miracolosamente) mancato martirio dell’evangelista Giovanni, il legame fra il Colosseo e il Muro del pianto di Gerusalemme, la morte «ad belves» dell’anziano vescovo di Antiochia Ignazio, sbranato da un leone nell’Anfiteatro Flavio. E ancora le tracce del diffuso culto di Iside nella capitale dell’impero, la splendida villa di Ventotene in cui nel 95 d.C. fu esiliata Domitilla, nipote dell’imperatore Vespasiano accusata di essere cristiana: queste e altre storie saranno raccontate nella seconda serie di «Le pietre parlano», l’affascinante viaggio nella capitale e dintorni alla scoperta della chiesa delle origini, attraverso i siti archeologici che legano le vicende della comunità cristiana delle origini a quelle del potere imperiale.
Il programma, ideato e condotto da Alessandro Sortino e Claudia Benassi. autrice anche dei testi, andrà in onda su Tv2000 (canale 28 e 157 Sky) in 4 puntate ogni sabato da stasera in prima serata.
Il racconto della chiesa romana e cattolica delle origini, letta attraverso le testimonianze archeologiche, prosegue nella nuova serie con la diffusione del cristianesimo nelle comunità ebraiche, la nascita delle chiese domestiche, l’arrivo degli apostoli Paolo e Pietro e del loro martirio sotto Nerone fino allo sviluppo della chiesa da Vespasiano a Traiano. Siamo quindi tra il 67 e il 107 d.C.: il cristianesimo è ormai sbarcato a Roma e fa sempre più proseliti, le conversioni sono tantissime anche fra i ricchi e i nobili. Matura in questo contesto la separazione con l’ebraismo dopo la distruzione del tempio e la persecuzione di Domiziano. Gli autori raccontano anche il passaggio misterioso dell’apostolo evangelista Giovanni a Roma: l’imperatore, nel tentativo di bloccare la predicazione cristiana contraria alla sua divinizzazione, lo fece arrestare a
Efeso e trasferire a Roma, dove lo avrebbe condannato a essere «battezzato» nell’olio bollente. Da cui Giovanni sarebbe uscito illeso. Spaventato, Domiziano lo avrebbe spedito in esilio a Patmos, l’isola greca in cui l’apostolo avrebbe scritto l’Apocalisse. E ancora il programma presenta la ricostruzione dell’ultimo giorno di Ignazio di Antiochia al Colosseo, in attesa di essere gettato ai leoni nell’arena. Poi il «giallo» della santa Domitilla e delle «sue» catacombe: era figlia o nipote dell’imperatore e il terreno su cui nacque il cimitero era stato donato alla comunità dal ramo cristiano della potente famiglia Flavia. Spiega Sortino: «Ci siamo attenuti con rigore alle fonti, cercando nei resti di Roma un filo narrativo nei luoghi legati ai fatti narrati».