Lotito-Inzaghi tensione latente
Lazio, oggi test con il Benevento all’Olimpico
Tensione latente in casa Lazio tra il presidente Claudio e Simone Inzaghi a causa di un mercato insoddisfacente e del rinnovo contrattuale del tecnico ancora da discutere. Intanto oggi (ore 18) amichevole contro il Benevento di Pippo Inzaghi all’Olimpico.
Simone Inzaghi stasera gioca un’amichevole contro il fratello Filippo e, anche se non è la prima volta che si affrontano in panchina, si tratta sempre di un bell’evento. Perché i due sono unitissimi, ma anche perché questa partita mette di fronte due squadre, la Lazio e il Benevento, che nella scorsa stagione hanno avuto un percorso eccezionale e superiore a ogni aspettativa. L’incontro che si giocherà alle 18 all’Olimpico, insomma, è un po’ una festa di famiglia, alla quale potrebbero non partecipare Milinkovic-Savic e Luis Alberto (lo spagnolo ha interrotto in anticipo l’allenamento di ieri) e che darà indicazioni importanti in vista del debutto dei biancocelesti in campionato (tra sette giorni a Cagliari).
Ma l’aspettativa, in casa Lazio, non è legata a questa amichevole, bensì ai rapporti molto meno amichevoli che intercorrono tra Inzaghi e Lotito. Sono molte le questioni aperte e alcune arrivano dal recente passato. Il presidente rinfaccia all’allenatore e al suo staff la gestione del periodo post-Covid: è stato un calo che non gli è andato giù, non a caso è intervenuto rivedendo il gruppo dei medici e dei fisioterapisti, e lo ha ricordato appena 48 ore fa. Non solo: Lotito ha anche sottolineato come la Lazio abbia tutto – a suo avviso ovviamente – per ripetere e migliorare la scorsa stagione. È la vecchia storia della valutazione della forza dell’organico: «Simo’, c’hai una Ferrari».
Inzaghi ha fatto viaggiare spesso la Lazio con la velocità di una Ferrari, ma è tutto da discutere se lo sia realmente.
E soprattutto si aspettava che questo mercato mettesse un po’ di cavalli in più nel motore della squadra, anche in vista della Champions e grazie ai soldi che la coppa garantisce (e non era affatto scontato che venisse raggiunta). Ha dovuto attendere un mese per avere Fares e Muriqi, ha visto sfumare David Silva, ha un’emergenza assoluta in difesa dove si pensa addirittura di reintegrare qualche emarginato, tipo Wallace. Poi ci sono i dubbi legati al recupero di Leiva e di Lulic. All’allenatore, dunque, la Ferrari non sembra senza graffi. Anzi.
Tutto questo crea una tensione latente tra Lotito e Inzaghi, mentre devono sedersi per discutere in modo approfondito il rinnovo del contratto. Il presidente non vorrebbe cominciare il campionato con un allenatore in scadenza a giugno, ma non potrà farne a meno; di sicuro pretende che si arrivi alla firma in tempi stretti, al massimo nella sosta di ottobre, e auspica che il legame venga prolungato fino al 2023. Simone pensa di legarsi alla Lazio per un anno in meno e vuole un ingaggio quasi doppio rispetto all’attuale: da 1,8 a 3 milioni di euro netti. E chiede almeno un forte difensore per potersela giocare in Italia e in Europa. Le idee non sono proprio coincidenti.