Villa Medici, la riapertura tra rendez-vous e musica
Con Sorbillo e i Marinella la pizza si prepara in giacca
Maurizio e Alessandro Marinella con Gino Sorbillo
Al sesto piano della Rinascente Tritone, va in scena a sorpresa «la pizza in cravatta». Gino Sorbillo sale in cattedra con due «apprendisti» d’eccezione, Maurizio e Alessandro Marinella. Con il celebre maestro della pizza napoletana, padre e figlio condividono sia la città di origine che i nomi di famiglia, diventati negli anni noti «brand» del made in Italy. Elegantissimi, in camicia e cravatta sartoriale, i due imprenditori arrivati da Riviera di Chiaia, mettono letteralmente le mani in pasta guidati passo dopo passo dal mago del «cornicione» che li ha voluti come ospiti del suo spazio gourmand romano. Anche lui in cravatta scura, con la data 1935 ricamata con filo tricolore (è la data di apertura della prima pizzeria su via dei Tribunali). «Qui oggi stiamo rivivendo un angolo di Napoli, grazie a Sorbillo che ci ha invitati: ci cimenteremo ad abbozzare con lui una pizza elegante» dice Maurizio, nipote del fondatore dalla storica maison partenopea. Insieme stendono l’impasto delle «margherite», mettendo tutto l’impegno per riprodurre lo spessore sottile come seta, e la cura necessaria per garantire la perfetta riuscita del «cornicione». Applausi dei presenti all’uscita delle pizze perfette e profumate dal forno, e meritata degustazione finale. Il professor Sorbillo «promuove» i Marinella. (Ro. Petr.)
Il tramonto rosa sulla pietra bianca ricamata di Villa Medici è dolce e profumato. Ancora di più, quando il musicista Alex Beaupain comincia a cantare una delle sue canzoni d’amore che ispirano il cinema. Nei giardini dell’Accademia di Francia sono tornati gli artisti dei Giovedì della Villa, e con il ciclo di eventi è tornato anche il pubblico. L’nterprete della chanson francese, premiato con un César per la migliore musica da film, ha incatenato i presenti tra cui il direttore artistico del Maxxi Hanru Hou e Pier Paolo Pancotto, curatore di ArtClub (prossimo giovedì presenta Namsal Siedlecki), alle note di un concerto all’aperto che ha segnato il debutto romano del nuovo direttore Sam Stourdzè. Un ritorno il suo, dopo aver trascorso un anno proprio negli atelier di Villa Medici come borsista. Toccata e fuga con tappe eccellenti per un altro protagonista della cultura d’Oltralpe: il direttore generale della Fondazione Cartier per l’arte contemporanea Hervé Chandès ha visitato il museo di via Guido Reni accolto dalla presidente della Fondazione Maxxi Giovanna Melandri, accompagnato da una delegazione al femminile, composta dalla curatrice Grazia Quaroni, e dalle direttrici Delphine Reffait (Arts & Culture Cartier International) e Viviana Caslini (Arts & Culture Cartier Milano). Il giorno prima a Palazzo Farnese è stato ospite dell’ambasciatore di Francia Christian Masset.