Corriere della Sera (Roma)

«La Fantastica»: visioni urbane fra Trullo e Corviale

Le opere di tre artisti e i ricami delle donne del quartiere ispirati ai testi di Gianni Rodari

- Maria Rosaria Spadaccino

Le frasi di Gianni Rodari sono state cucite, ricamate e attaccate sulle stoffe. «Non c’è vita senza lotta» sarà un telone che coprirà un muro. E «diritto di crescere» rivestirà un’ altra parete di quartiere. Sono state le donne del Trullo a creare queste decorazion­i in tessuto che saranno esposte da oggi a venerdì tra strade e piazze dell’ex-borgata della periferia sud-ovest, situata sulla riva desta del Tevere e la Portuense, in quella che era una grande ansa del fiume nel pieno agro romano.

Si chiama «La Fantastica», la terza edizione del progetto internazio­nale «Magic Carpets», co-finanziato dal Creative Europe Large Scale Programme e articolato in residenze artistiche e laboratori nelle aree urbane tra il Trullo e il Corviale.

Sara Basta, John Cascone e Mykolas Juodele sono gli artisti invitati ad arricchire la proposta guidata Benedetta Carpi De Resmini, ideatrice e direttrice artistica per Latitudo Art Projects, e i laboratori che coinvolgon­o gli abitanti dei due quartieri, curati da Giulia Pardini.

«Abbiamo lavorato con le donne del Trullo dai 25 ai 65 anni — racconta Basta — subito dopo il lockdown. Abbiamo mostrato a loro delle storie di Rodari e hanno scelto quelle che più ritenevano interessan­ti e su queste parole hanno realizzato le loro opere».

Ispirazion­e di questa terza edizione sono stati due romanzi che hanno messo al centro i ragazzi, le periferie e la vita che prevale sempre: Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini e La torta in cielo di Gianni Rodari. Quest’ultimo ambientato proprio al Trullo, in cui il grande autore per l’infanzia fa atterrare un’astronave che viene scoperta dai bambini e abitanti del quartiere, dando vita a un cortocircu­ito tra realtà e finzione.

Filo conduttore del progetto è proprio la metodologi­a dell’ autore che invita a sperimenta­re e perché no, sbagliare tutto, attraverso l’invenzione di nuove storie. «I residenti hanno risposto con grande entusiasmo — continua l’artista — e con loro hanno coinvolto amici e parenti. Dopo la chiusura la necessità di condivider­e attraverso la creatività li ha subito conquistat­i. Abbiamo anche realizzato un video girato a Montecucco nella palestra della scuola».

Il lavoro di Cascone si è invece concentrat­o sulla scrittura, sulla finzione e sulla grammatica di Rodari, da questi laboratori sono nati sette racconti scritti sempre da abitanti del quartiere. Che hanno usato la lingua della letteratur­a per raccontare le proprie storie di borgata che diventano storie di tutto il mondo.

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Le donne del Trullo coinvolte dall’artista Sara Basta
Manualità Le donne del Trullo coinvolte dall’artista Sara Basta

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