Nel Lazio ieri 210 contagi e cinque vittime
A Roma 110 positivi. Residenze per anziani, i casi in aumento
Nel Lazio ieri sono 210 i nuovi positivi, dei quali 110 nella Capitale: il trend non accenna a calare. E si contano anche 5 vittime del virus in un giorno. Aumentano però anche i tamponi, oltre diecimila. E il bilancio dei test rapidi effettuati da agosto ad oggi negli aeroporti romani arriva a 30mila analisi. La situazione negli ospedali è sotto controllo: il numero dei ricoveri per Covid (659) nelle ultime 24 ore è leggermente calato. E sono 47 i malati in Terapia intensiva.
Il trend dei nuovi positivi non si arresta (210) e si contano anche 5 vittime del virus in un giorno. Sono 106 i pazienti guariti. Aumentano però anche i tamponi, oltre diecimila ieri. E il bilancio dei test rapidi effettuati da agosto ad oggi negli aeroporti romani arriva a 30mila analisi.
La curva epidemica continua a risalire: i ricoveri per Covid nelle ultime 24 ore ammontano a 659, di cui 47 in Terapia intensiva, ma il Lazio conta «un tasso di monitoraggio triplicato da giugno e mortalità (quanti cittadini muoiono sul totale della popolazione ndr) inferiore quattro volte la media nazionale», riassume il quadro Alessio D’Amato, assessore regionale alla Sanità, citando i dati dell’Osservatorio dell’Istituto superiore di sanità. Secondo l’analisi, in particolare, negli ultimi mesi la letalità del virus sul territorio (quante persone muoiono sul totale dei positivi ndr) si è assestata su valori dieci volte inferiori a quelli della Lombardia.
Preoccupano, però, i nuovi contagi registrati in due Rsa, tra Roma e Rocca di Papa: su questo fronte è stata siglata un’intesa tra la Regione e i sindacati Cgil, Cisl e Uil. Sono
Decessi Cinque le vittime nelle ultime 24 ore. In calo i pazienti ricoverati negli ospedali
state 158 nel Lazio le vittime del coronavirus tra gli anziani ospitati nelle case di riposo, con inchieste giudiziarie aperte e denunce dei parenti: l’accordo in questo senso prevede di incrementare il numero di residenze pubbliche (per arrivare a mille posti letto), la rimodulazione delle regole di accreditamento e maggiori controlli sulle strutture, oltre alle assunzioni dei precari (più mille infermieri). «L’emergenza Covid-19 e le criticità emerse nelle Rsa – sottolineano dalla Cgil - hanno fatto luce su un sistema in cui alla precarietà e alle condizioni di lavoro del personale si sommano l’assenza di regolari controlli e adeguati livelli di cura e sicurezza per gli ospiti. Ora con la Regione un percorso che ridisegni il modello di assistenza residenziale e domiciliare». Intanto è arrivato in Vaticano «Spray for life», un Covid detector di ultima generazione a disposizione dei più bisognosi: il primo impianto è stato inaugurato all’Elemosineria Apostolica dal cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa, e dall’onorevole Pierluigi Ronzani. L’apparecchio rileva la temperatura corporea, disinfetta mani e piedi in modalità no touch.
Tra i nuovi positivi del bollettino di ieri - nove in meno rispetto a 24 ore prima – c’è anche un dipendente capitolino impiegato al Dipartimento Politiche sociali di viale Manzoni: la struttura è rimasta chiusa per le sanificazioni, domani si prevede la riapertura. I contagi nella Capitale toccano quota 110: solo dal 15 settembre a ieri, con la riapertura delle scuole e l’aumento di cluster e test, i dati hanno avuto un’impennata fino a un totale di 3.171 infetti. In particolare 49 casi nella Asl Roma 1, nella Asl Roma 2 sono 46 i nuovi positivi e 26 nella Asl Roma 5. Nelle province si registrano 37 casi e un decesso: 15 contagiati nella zona di Latina, tra cui molti legati ai rientri, 11 nella Asl di Frosinone, 3 nel territorio di Viterbo 3 tra Rieti e dintorni.