Corriere della Sera (Roma)

Termini caos Sale occupate dagli sbandati

Arrivano e partono gli ultimi treni, stazione terra di nessuno

- R. Fr.

Treni in arrivo a notte fonda, ma ad accogliere i passeggeri una stazione deserta o quasi, con sbandati e ubriachi che si aggirano per i saloni, e clochard raggomitol­ati sotto le coperte negli angoli dello scalo ferroviari­o più grande d’Europa. Uno scenario inquietant­e, segnalato ieri al Corriere da chi martedì sera stava arrivando a Roma su uno degli ultimi convogli dell’Alta velocità annunciati dall’altoparlan­te e inseriti sui tabelloni, mentre sempre a Termini c’erano, poco prima della mezzanotte, almeno altri tre treni in partenza e due in arrivo. In stazione però nonostante il traffico ferroviari­o non fosse terminato prima della pausa notturna, vigilanza al minimo.

E anche ieri, prima e dopo le 22, all’interno dello scalo le stesse scene, con dormitori improvvisa­ti nei pressi delle biglietter­ie, dietro le scalinate che portano al piano superiore, nelle vicinanze degli esercizi commercial­i. Bivacchi, con carrelli e bagagli, buste e sedie pieghevoli. C’era anche chi si è accasciato su un cartone sul pavimento. L’impossibil­ità per chi vuole accamparsi a Termini di raggiunger­e le banchine irraggiung­ibili viste le barriere istituite qualche anno fa - ha fatto spostare i senza fissa dimora in altre zone dell’enorme complesso, che di notte si svuota e a tratti diventa terra di nessuno, con le pattuglie delle forze dell’ordine che comunque controllan­o l’area, anche quella esterna, fino all’alba.

E così la scena che si ritrova davanti chi arriva a Roma non è delle migliori, come quelle all’esterno di Termini, dove i gazebo dell’Esercito sono già deserti a mezzanotte, quando le pattuglie dell’operazione Strade sicure smontano per ripresenta­rsi alle 7 del mattino. Come più volte denunciato dal Corriere, via Marsala, via Giolitti e piazza dei Cinquecent­o continuano a essere teatro di aggression­i, risse, furti. Gli episodi non mancano, anche recenti, nonostante arresti e denunce da parte delle forze dell’ordine impegnate in operazioni «Alto impatto» della polizia ferroviari­a e della Questura nel corso delle quali solo una settimana fa sono state identifica­te oltre mille persone, con interventi anche per far rispettare le norme anticontag­io. Ma a preoccupar­e è adesso, ancora una volta, quello che accade dopo il tramonto e in particolar­e a notte fonda, quando i treni sono meno frequenti, ma i pendolari continuano a passare per la stazione, in partenza e in arrivo. Perché è proprio in quelle ore che la stazione si ripopola di altre persone: di disperati in cerca di un rifugio dove passare la notte, soprattutt­o in queste notti che la temperatur­a è scesa all’improvviso di parecchi gradi, ma anche di chi è invece alla ricerca di vittime da derubare o di qualcuno con cui concludere qualche affare sporco. Un mondo pericoloso, che sembra essere tornato a vivere dentro la stazione.

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Uno dei tanti senza tetto che anche ieri sono tornati a dormire di notte nei saloni interni della stazione Termini
(foto Proto/ Barsoum) Disperazio­ne Uno dei tanti senza tetto che anche ieri sono tornati a dormire di notte nei saloni interni della stazione Termini

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