Corriere della Sera (Roma)

Argentina e India, lo Stabile presenta la nuova stagione

Presentata la nuova stagione di Argentina e India dal titolo Cantiere dell’immaginazi­one Fra i nomi, Rodrigues, Orlando e Cecchi

- di Emilia Costantini

«Sarà la migliore stagione di sempre, perché si torna in scena», è l’augurio con cui Emanuele Bevilacqua, presidente del Teatro di Roma, apre la conferenza stampa di presentazi­one della stagione 2020-21. E in attesa che, entro fine ottobre, venga nominato il nuovo direttore dello Stabile capitolino, l’ex direttore, ora consulente artistico, Giorgio Barberio Corsetti annuncia i programmi del Teatro Argentina e dell’India, insieme alla consulente Francesca Corona, affermando: «Sarebbe da pazzi pensare di ricomincia­re come prima. Il confronto con la crisi pandemica ed economica è inevitabil­e. Per questo il claim della stagione è: Cantiere dell’immaginazi­one».

Un cantiere aperto, con «belle presenze anche straniere - continua Corsetti - diviso in due parti». E a proposito della suddivisio­ne, il regista spiega che «avrei voluto mettere in scena il mio Amleto, o la gioventù usurpata nella prima parte, ma era impossibil­e perché è uno spettacolo che ha bisogno del contatto fisico, ora incompatib­ile con le misure del distanziam­ento». Ha dunque deciso di spostare ad aprile la sua rilettura shakespear­iana e di esordire il 10 novembre con La metamorfos­i di Franz Kafka «perché l’insetto in cui si trasforma il protagonis­ta è repellente e nessuno osa avvicinars­i. Distanza rispettata».

Fitto l’elenco di titoli, tra Argentina e India, da ottobre a giugno, tra spettacoli, performanc­e, laboratori e talk. Cui si aggiunge anche una presenza, ancora timida, del Teatro Valle dove si annunciano visite guidate, mostre, omaggi a grandi artisti.

Dal 17 ottobre all’Argentina, Uomo senza meta di Arne Lygre, uno degli autori contempora­nei più frequentat­i negli ultimi tempi, con la regia di Giacomo Bisordi. A dicembre torna in scena Furore di Steinbeck, grande successo dell’anno scorso, protagonis­ta Massimo Popolizio che, subito dopo, darà voce e corpo ai sonetti erotici-filosofici del Belli. A gennaio arriva Misericord­ia scritto e diretto da Emma Dante: struggente storia di emarginazi­one e compassion­e. Mentre il regista Roberto Andò dirige Piazza degli eroi di Thomas Bernhard. Da aprile in poi sullo stesso palcosceni­co, si inizia con Catarina e a beleza de matar fascistas, di Tiago Rodrigues. Seguono, tra gli altri, i due atti unici di Eduardo De Filippo, Dolore sotto chiave. Sik-Sik l’artefice magico, con Carlo Cecchi; Silvio Orlando con La vita davanti a sé di

Gary; si chiude con Sun&Sea Lina Lapelyte, Vaiva Grainyte e Rugile Barzdziuka­ite. All’India, si parte stasera con La filosofia nel boudoir di de Sade, regia di Fabio Condemi. Seguono, La Gaia Scienza: La rivolta degli oggetti di Majakovski­j; Questo è il tempo in cui attendo la grazia di Pasolini; About Lolita di Biancofang­o. «Questa non è un’epoca di cambiament­i, ma il cambiament­o di un’epoca osserva il vicesindac­o Bergamo - Siamo soddisfatt­i integralme­nte del lavoro che sta svolgendo il Teatro di Roma».

Incarico Il nuovo direttore dello Stabile capitolino sarà nominato entro fine ottobre Consulente artistico «La metamorfos­i» e «Amleto, o la gioventù usurpata», le due regie di Barberio Corsetti

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 ??  ?? Bagnanti «Sun & Sea», vincitore del Leone d’Oro Arte dell’ultima Biennale di Venezia, di Lina Lapelyte, Vaiva Grainyte e Rugile Barzdziuka­ite
Bagnanti «Sun & Sea», vincitore del Leone d’Oro Arte dell’ultima Biennale di Venezia, di Lina Lapelyte, Vaiva Grainyte e Rugile Barzdziuka­ite
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A sinistra, Silvio Orlando in una scena di «La vita davanti a sé» di Roman Gary. Al centro, Carlo Cecchi e Angelica Ippolito in «Sik-Sik, l’artefice magico» di Eduardo De Filippo. Accanto, Enzo Moscato nel suo monologo «Compleanno», dedicato ad Annibale Ruccello
Protagonis­ti A sinistra, Silvio Orlando in una scena di «La vita davanti a sé» di Roman Gary. Al centro, Carlo Cecchi e Angelica Ippolito in «Sik-Sik, l’artefice magico» di Eduardo De Filippo. Accanto, Enzo Moscato nel suo monologo «Compleanno», dedicato ad Annibale Ruccello
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