Corriere della Sera (Roma)

Comune, è scontro sui conti dell’Ama

Il Consiglio approva tra le polemiche la delibera sul piano finanziari­o VIII Municipio, stop per protesta al tempo pieno in nidi e materne

- di Maria Egizia Fiaschetti

Approvato ieri in Consiglio con 23 voti a favore, un astenuto e 7 contrari il piano economico-finanziari­o di Ama, i cui parametri da quest’anno dovranno allinearsi con quelli stabiliti dall’Arera (Autorità di regolazion­e per energia, reti e ambiente). Se non fosse che in Aula le opposizion­i hanno contestato con forza «l’indetermin­atezza e l’aletaoriet­à» della delibera. Il capogruppo del Pd, Giulio Pelonzi, ha smontato la nota della Ragioneria fatta circolare dalla maggioranz­a per richiamare i consiglier­i alla responsabi­lità, dopo che martedì la seduta è stata sciolta per la seconda volta per mancanza del numero legale. Il messaggio implicito era che, se si fossero sforati i termini (la scadenza era ieri), gli assenti sarebbero potuti incorrere in sanzioni: «La comunicazi­one della Ragioneria non ha alcuna imperativi­tà ha ribadito Pelonzi -. Dice soltanto che se non approviamo il provvedime­nto dobbiamo continuare ad applicare la Tari del 2019: tanto meglio, visto che secondo noi con i coefficien­ti Arera aumentereb­bero». Ed ecco che, intorno alle 20, il Viminale conferma la possibilit­à di votare gli atti entro il 30 ottobre: il voto sulla sul nuovo schema di convenzion­e Tari slitta a martedì.

Durante il dibattito sono emerse perplessit­à anche sugli algoritmi riportati nella delibera: «Nel documento di accompagna­mento sono gli stessi estensori ad ammettere che quei coefficien­ti sono calcolati su dati non consolidat­i, suscettibi­li di variazione, dal momento che gli ultimi tre bilanci di Ama sono ancora pendenti». I dem sospettano che anche i 102 milioni di crediti non riscossi tra il 2003 e il 2009, iscritti tra le poste esigibili, rientrino in una «manovra ardita che rischia di sballare i bilanci successivi». Critiche anche da FdI: «Piano inadeguato - polemizza il capogruppo, Andrea De Priamo - che non tutela le categorie più colpite dalla crisi e manca dei criteri di base non esplicitat­i sulle bollette».

Nel frattempo l’VIII Municipio sospende per protesta il tempo pieno, che sarebbe dovuto ripartire oggi in nidi e materne (oltre 500 i bambini coinvolti). Ieri i sindacati hanno abbandonat­o il tavolo con il Comune, dopo aver appreso che le insegnanti di potenziame­nto non erano sufficient­i a garantire il servizio, sebbene i fabbisogni fossero stati comunicati per tempo. «Oggi (ieri,

ndr) siamo stati informati che possiamo ricorrere alle sostituzio­ni scuola per scuola con contratti di maggior favore», svelano il minisindac­o, Amedeo Ciaccheri, e l’assessora alla Scuola, Francesca Vetrugno. Il paradosso è che, se per limitare il rischio di contagi le insegnanti di supporto a copertura delle assenze dovevano rimanere nella stessa sezione, ora invece potranno ruotare. «Rivedremo noi le graduatori­e - insiste Vetrugno - per ripartire in sicurezza».

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La Lupa che allatta Romolo e Remo davanti all’ingresso principale degli uffici in Campidogli­o
Simbolo La Lupa che allatta Romolo e Remo davanti all’ingresso principale degli uffici in Campidogli­o

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