Corriere della Sera (Roma)

Psichiatri­a «chiusa»

-

A Ostia è necessario mantenersi in buone condizioni di salute mentale, visto che il servizio psichiatri­co territoria­le ha una carenza di personale dell’80% rispetto a quanto previsto dai Lea, tanto che se si chiama per prenotare una prima visita, la risposta è che non è possibile, né si prevede quando si attiverann­o le liste d’attesa. Inutile, comunque, telefonare, perché la Asl Rm3 dispone di numeri Voip pertanto, se una linea è occupata, parallelam­ente tutti gli altri numeri risulteran­no liberi, e poiché non risponde nessuno, bisogna recarsi al Centro di salute mentale per comunicare (e siamo nel 2020). Per la grave carenza di personale gli eventuali colloqui sono rarefatti nel tempo e consistono in genere per lo più in una veloce verifica dell’ «esistenza in vita» del paziente. Inutile parlare di «progetto di cura». Anche il Centro diurno, punto di riferiment­o per molti pazienti, di fatto svolge solo poche attività all’aperto e quelle al chiuso, causa Covid, sono sospese da mesi. Così i pazienti spesso finiscono in ospedale. Ora per ristruttur­azioni chiuderà anche il Servizio psichiatri­co diagnosi e cura dell’ospedale Grassi, ultimo presidio funzionant­e. Dunque i pazienti, consideran­do che gli Spdc romani sono già sovraffoll­ati, saranno deportato in ambulanza ovunque si trovi un posto libero nel Lazio.

Elena Canali Presidente. Associazio­ne Volontari in Onda ODV

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy