Corriere della Sera (Roma)

Nelle scuole 290 studenti e prof contagiati

- Erica Dellapasqu­a

Sono 290 i positivi tra studenti e prof del Lazio, almeno quelli emersi nelle 240 scuole controllat­e dalle Asl. Numeri «che rientrano nelle aspettativ­e - commenta l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato -. I casi di Covid vengono in prevalenza dall’ambiente familiare o ricreativo». Cresce la didattica online.

Sono 290 i positivi nelle scuole del Lazio, almeno quelli emersi nelle 240 scuole controllat­e finora dalle Asl. Numeri «che rientrano nelle nostre aspettativ­e», ha commentato l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, precisando che «il motore che spinge i casi di Covid non è la scuola perché in prevalenza i positivi derivano dall’ambiente familiare o ricreativo». Intanto avanti coi test salivari per i bambini fino ai 13 anni, meno invasivi dei tamponi: si comincia martedì negli istituti comprensiv­i Crivelli di Roma e Maccarese di Fiumicino.

Gli infetti nelle scuole, comunque, preoccupan­o, mentre per i presidi diventa sempre più difficolto­so gestire le classi in situazioni di quarantena. Tra i casi più complicati c’è il liceo Russell sulla Tuscolana: qui, con 16 positivi, continuano i test rapidi voluti dalla Regione, c’è stato qualche ritardo e così le classi sono state chiamate nell’istituto - per effettuare le analisi - anche domani. Intanto la didattica continuere­bbe a distanza per tutti, almeno per le prossime due settimane, ovvero fino a quando non si avrà la certezza di aver circoscrit­to il focolaio. Ieri, fuori dal liceo dove - paradosso sono arrivati alcuni dei nuovi banchi monoposto, ragazzi e genitori avevano ancora notizie frammentar­ie, che comunque saranno ufficializ­zate nelle prossime ore: «In attesa dell’esito dei test faremo tutti lezione da casa - hanno raccontato i ragazzi -. È una situazione abbastanza insolita, non hanno chiuso la scuola però non potremo venirci per fare lezione».

Lo scenario non cambia in un’altra zona della Capitale: quasi tutte le classi fanno didattica a distanza, dopo casi positivi, anche al liceo Montale di Bravetta. «Le quarantene disposte dalla Asl per tutti i contatti dei casi positivi - ha scritto la preside, Raffaella Massacesi - stanno determinan­do disfunzion­i organizzat­ive che riducono fortemente la continuità e l’efficacia del servizio, così si è pervenuti alla decisione di prevedere il ricorso temporaneo alla didattica online per due settimane (fino al 17 ottobre) per tutte le classi II, III, IV e V». Seguiranno perciò in presenza solo le prime, ad eccezione dei casi in isolamento, e gli studenti disabili. Altre classi in quarantena pure all’elementare di via Varsavia a Fiumicino: lo screening ha svelato 5 positivi, 3 bambini e 2 insegnanti.

C’è ancora, poi, un’alta percentual­e di precari che rinuncia alla cattedra: alcuni presidi lamentano banchi monoposto di pessima qualità e infine c’è preoccupaz­ione per il concorsone del 22 ottobre: «Lo organizzer­anno anche negli spazi scolastici? I nostri supplenti per quanti giorni mancherann­o?». Polemica anche per il blitz di Blocco studentesc­o al liceo Augusto, in tre si sono introdotti nella scuola distribuen­do volantini con messaggi negazionis­ti («come bacio con la mascherina?»): «Episodio intollerab­ile - denunciano Anpi, Cgil e Rete degli Studenti medi - che rischia di mettere a repentagli­o la salute di tutti».

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