LA TORTURA DI PIAZZA TRILUSSA CASA TREMA PER IL BATTICARNE
Caro Conti, in una zona già satura come piazza Trilussa hanno permesso l’apertura di un ennesimo ristorante: specialità carne! Iniziano a battere con strumenti da macelleria dalle 18 ad oltranza. I colpi rimbombano in tutto il corpo del condominio dove i residenti hanno resistito a degrado e movide. Mafia, camorra, malaffare, o normalità romana dove tutto è consentito? La polizia municipale che non risponde (50 minuti di attesa al numero 0667691, quando senti che sei il primo cade la linea!) è il segno tangibile di una Roma dove i cittadini non esistono o sono abbandonati, devono subire soprusi, comportamenti arroganti, prepotenti e impuniti. Fino ad ora mai mi era capitato di pensare di andare via da casa mia. Mia da 32 anni, nonostante tutto. Maria Paola Miceli
Il batticarne da macelleria del ristorante che rimbomba nel condominio è una novità assoluta nella cupa cronaca quotidiana del disastro romano. Gli abitanti del centro storico sembrano veramente condannati a espiare una colpa sociale: cioè vivere nel cuore di Roma, per molti un privilegio da scontare. Solo una società infelice e malata può pensare qualcosa del genere: e nella nostra città è amaramente così.