Corriere della Sera (Roma)

I parcheggi sulle strisce

- Daniele Sebastiani

Al Trionfale-Prati, dove abito, ma anche altrove si assiste a un fenomeno sempre più diffuso. Ossia usare le strisce pedonali, i parcheggi dei motorini e i marciapied­i per parcheggia­re auto, soprattutt­o, per non pagare la sosta a pagamento.Il personale Atac che passa spesso non può sanzionare queste infrazioni; i vigili intervengo­no solo se chiamati dai cittadini via telefono o col sito di

Roma Capitale. Per giunta quando chiamati fanno le multe con lo smartphone che non prevede di lasciare il tagliando della multa. Cosa che la «disastrata» Atac fa con i suoi agenti. Senza tagliando esposto manca ogni deterrenza per chi compie questi atti di inciviltà. Siccome le auto sono sempre le stesse, e ricevendo la multa a casa dopo 3 mesi, il tizio/a continua per 90 giorni a parcheggia­re sulle strisce. Non sarebbe il caso di porre all’attenzione del Comune che in aggiunta alla modalità smartphone si debba lasciare un tagliando magari colorato che faccia vedere a tutti che il Comune esiste e vigila sul territorio? In più, è possibile capire quale è la percentual­e di riscossion­e delle multe erogate dai vigili e da Atac?

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