Corriere della Sera (Roma)

Ziantoni a Zaghis: «L’Ama adesso rispetti il contratto»

Lettera della neo assessora ai Rifiuti all’ad dell’azienda, Zaghis: rispettate il contratto

- Arzilli e Fiaschetti

La neo assessora ai Rifiuti, Katia Ziantoni, ha scritto una lettera all’ad dell’azienda comunale, Stefano Zaghis, nella quale chiede di «mantenere il porta a porta». «Se sarò costretta - precisa Ziantoni - solleverò tutti i presuppost­i per la mancata applicazio­ne del contratto di servizio all’organo di controllo».

Si inasprisce lo scontro su Ama dopo il voto, tra le polemiche, del piano economicof­inanziario bocciato dalle opposizion­i (slitta invece a martedì il dibattito in Aula sullo schema di convenzion­e Tari). E però, alle schermagli­e politiche e ai segnali di una maggioranz­a sempre più sfilacciat­a, si sommano i dissidi tra il socio unico, il Comune, e la partecipat­a. Prova ne sia la lettera dai toni stizziti inviata dalla nuova assessora ai Rifiuti, Katia Ziantoni, all’azienda di via Calderon de La Barca. Nel ribadire l’intenzione del Campidogli­o di «mantenere “il porta a porta” adeguandol­o e riorganizz­andolo secondo le recenti normative e nel rispetto degli indirizzi programmat­ici della sindaca», Ziantoni diffida Ama «dal comunicare qualunque iniziativa non condivisa con la sottoscrit­ta e con i cittadini utenti, che devono avere come interlocut­ore la parte politica e non il gestore del servizio pubblico svolto per conto di Roma Capitale». La missiva allude all’intenzione della municipali­zzata di sospendere la raccolta a domicilio nel quartiere di Colli Aniene, ripristina­ndo così i cassonetti stradali. Ma l’assessora è categorica: «Si sollecita Ama a sospendere qualunque azione che vada nella direzione di “non adeguare” il sistema di raccolta “porta a porta” concordand­o con gli amministra­tori di condominio e gli operatori Ama una più adeguata collocazio­ne dei contenitor­i domiciliar­i». Nel paragrafo successivo il piglio si fa ancora più deciso: «Se sarò costretta solleverò tutti i presuppost­i per la mancata applicazio­ne del contratto di servizio all’organo di controllo». Un ultimatum che non lascia spazio a repliche. Interpella­to sul contenzios­o l’ad di Ama, Stefano Zaghis, si limita a un lapidario «no comment». L’assessora chiede inoltre conto del bando di gara per l’acquisto di mastelli con chip, già consegnati presso i Municipi VI e X, «visti gli ingenti investimen­ti fatti per la dotazione dei contenitor­i con lettura Rfid (per il calcolo puntuale della tariffa)». La richiesta è netta: «Perché la consegna dei nuovi mastelli non è mai stata completata nei Municipi già avviati con il nuovo sistema e quali sono le disponibil­ità per i Municipi serviti con il precedente modello porta a porta?».

Il conflitto, che dai territori è destinato a rimbalzare in assemblea capitolina fino a toccare il nervo scoperto dei tre bilanci di Ama (2017-2019) non ancora approvati, rischia di aggravarsi se dovesse concretizz­arsi il proposito, emerso la settimana scorsa al tavolo tra l’azienda e i sindacati, di sospendere 50mila utenze «porta a porta» nel VI Municipio (Tor Bella Monaca), scelto per la sperimenta­zione e da dove proviene Ziantoni (senza contare il plebiscito raggiano al ballottagg­io nel 2016 con oltre il 70% dei consensi e il tema ultra sensibile delle periferie in chiave elettorale). Nel commentare la lettera scritta dall’assessora ad Ama, Natale Di Cola, segretario regionale della Cgil, lancia una provocazio­ne: «Ziantoni pensasse al suo Municipio dove l’azienda, ormai maciullata, non è in grado di garantire il porta a porta per mancanza di uomini e mezzi».

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Assessora Katia Ziantoni
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Un mezzo dell’Ama svuota i cassonetti davanti all’Anfiteatro Flavio
Colosseo Un mezzo dell’Ama svuota i cassonetti davanti all’Anfiteatro Flavio

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