Strakosha irrompe nell’élite dei portieri

Oggi 10° in A con Lovati (135 gare)

Bob Lovati morì a 83 anni nel 2011 dopo oltre mezzo secolo passato nella Lazio da portiere, allenatore, dirigente. Thomas Strakosha aveva appena compiuto 16 anni e giocava nelle giovanili del Panionios Atene, la squadra con cui suo padre Fotaq aveva chiuso nel 2005 la carriera da portiere dopo il record (allora) di 73 presenze con l’Albania. L’anno dopo, nel 2012, Strakosha jr. arrivò a Formello. E oggi, contro l’Inter, raggiungerà Lovati al 10° posto delle presenze in serie A dei portieri laziali.

Lui, Thomas, ne ha disputate 134, una quota che Bob toccò il 5 marzo 1961 proprio contro l’Inter, subendo un terribile cappotto a San Siro: 7-0 con 4 gol di Firmani. Sette giorni dopo, con lo 0-1 all’Olimpico contro la Sampdoria, finì la carriera di Lovati che aveva 33 anni mentre Strakosha, 25 e 6 mesi, è il più giovane portiere della Lazio arrivato a giocare così tante partite in A. Per disputarne 134 Blason impiegò un mese più di lui; Gradella ci arrivò a 26 anni, Cei a 28, gli altri della top ten oltre i 30. Se giocasse tutt’e 38 le partite di questo campionato (ma occhio a Reina, che non è venuto per fare l’eterna riserva) Strakosha arriverebbe sul podio a maggio del 2021, raggiungendo Sentimenti IV al 3° posto con 170 presenze. Resterebbero davanti solo Marchegiani e Peruzzi. Il bilancio del portiere albanese contro l’Inter: un pareggio e 3 vittorie a testa, contando per la Lazio quella ai rigori nel 2019 nei quarti di Coppa Italia (lui, dal dischetto, parò Lautaro Martinez e Nainggolan). Si giocava a San Siro, dove Strakosha ha subìto solo 2 gol in 4 partite. Peggio gli è andata all’Olimpico, con 7 reti al passivo in 3 incontri. E l’incubo di quel 2-3 del 2018, all’ultima giornata, quando fu proprio lui, con un rinvio sballato di piede, a regalare la palla all’Inter che in appena 6 secondi guadagnò il rigore del 2-2, decisivo per avviare la rimonta che costò la Champions alla Lazio.