Corriere della Sera (Roma)

Il Palladium alza il sipario per «Essere in comune»

Il via alla stagione con Lucrezio e Seneca, poi Paiato e Servillo

- Natalia Distefano

Alla luce del momento storico, con la pandemia e la paura di nuove distanze forzate, «Essere in comune», titolo scelto per la nuova stagione del Teatro Palladium, suona come un invito non solo a restare connessi ma anche a ritrovare nello spettacolo dal vivo quel senso di condivisio­ne che da sempre gli appartiene. È estratto dalle parole che il regista polacco Jerzy Grotowski ha dedicato al teatro — «un luogo dove un tale essere in comune sia ancora possibile» — e racchiude lo spirito di un palcosceni­co che ha voglia di novità.

A partire dal nuovo sipario firmato da Pietro Ruffo, sul quale l’artista ha ricreato la planimetri­a dei 44 lotti storici di Garbatella, celebrando­ne il centenario. Si alzerà per la prima volta il 14 ottobre sullo spettacolo Quando la vita ti viene a trovare. Dialogo tra

Lucrezio e Seneca”(in prima romana) con Enzo Vetrano e Stefano Randisi che mettono in scena lo scontro filosofico tra due maestri del pensiero classico, immaginato da Ivano Dionigi per guardare alle diverse anime della cultura occidental­e.

È il primo appuntamen­to di un calendario curato dalla Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, diretta da Luca Aversano, in cui confluisco­no anche musica, cinema e formazione. E di cui per ora — «in ragione delle incertezze della situazione sanitaria», spiegano i responsabi­li — sono state annunciate solo le date del 2020 (piazza Bartolomeo Romano 8, www.teatropall­adium.uniroma3.it).

Tornano i concerti dell’Orchestra Roma Tre (tra cui il «Wagner Gala» il 16 ottobre), le proiezioni in collaboraz­ione con la Festa del Cinema, i festival Flautissim­o (dal 24 ottobre al 28 novembre) e Nuova Consonanza (14-27 novembre), la formazione (con il progetto «Generazion­e Selfie», i lab per le scuole, i tirocini per gli universita­ri) e una serie di debutti romani: da Michele Sinisi con la sua versione di Amleto (25 ottobre) a Maria Paiato con Tre piani tratto dal romanzo di Eskhol Nevo (7 novembre), da Galatea Ranzi con l’omaggio a Gianni Rodari (La torta in cielo, 8 novembre) a Peppe Servillo con Amore non Amore (15 novembre) e Guglielmo Poggi con Caligola in quarantena (21 novembre). Infine, tra gli ospiti, Giorgio Tirabassi in Django Reinhardt. Il Fulmine a tre dita e l’Ensemble In Canto con il concerto L’uomo che scambiò la moglie per un cappello di Michael Nyman.

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Dall’alto, Maria Paiato (7 novembre, «Tre piani») e Peppe Servillo (15 novembre, «Amore non amore»)
Protagonis­ti Dall’alto, Maria Paiato (7 novembre, «Tre piani») e Peppe Servillo (15 novembre, «Amore non amore»)
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