Il Palladium alza il sipario per «Essere in comune»
Il via alla stagione con Lucrezio e Seneca, poi Paiato e Servillo
Alla luce del momento storico, con la pandemia e la paura di nuove distanze forzate, «Essere in comune», titolo scelto per la nuova stagione del Teatro Palladium, suona come un invito non solo a restare connessi ma anche a ritrovare nello spettacolo dal vivo quel senso di condivisione che da sempre gli appartiene. È estratto dalle parole che il regista polacco Jerzy Grotowski ha dedicato al teatro — «un luogo dove un tale essere in comune sia ancora possibile» — e racchiude lo spirito di un palcoscenico che ha voglia di novità.
A partire dal nuovo sipario firmato da Pietro Ruffo, sul quale l’artista ha ricreato la planimetria dei 44 lotti storici di Garbatella, celebrandone il centenario. Si alzerà per la prima volta il 14 ottobre sullo spettacolo Quando la vita ti viene a trovare. Dialogo tra
Lucrezio e Seneca”(in prima romana) con Enzo Vetrano e Stefano Randisi che mettono in scena lo scontro filosofico tra due maestri del pensiero classico, immaginato da Ivano Dionigi per guardare alle diverse anime della cultura occidentale.
È il primo appuntamento di un calendario curato dalla Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, diretta da Luca Aversano, in cui confluiscono anche musica, cinema e formazione. E di cui per ora — «in ragione delle incertezze della situazione sanitaria», spiegano i responsabili — sono state annunciate solo le date del 2020 (piazza Bartolomeo Romano 8, www.teatropalladium.uniroma3.it).
Tornano i concerti dell’Orchestra Roma Tre (tra cui il «Wagner Gala» il 16 ottobre), le proiezioni in collaborazione con la Festa del Cinema, i festival Flautissimo (dal 24 ottobre al 28 novembre) e Nuova Consonanza (14-27 novembre), la formazione (con il progetto «Generazione Selfie», i lab per le scuole, i tirocini per gli universitari) e una serie di debutti romani: da Michele Sinisi con la sua versione di Amleto (25 ottobre) a Maria Paiato con Tre piani tratto dal romanzo di Eskhol Nevo (7 novembre), da Galatea Ranzi con l’omaggio a Gianni Rodari (La torta in cielo, 8 novembre) a Peppe Servillo con Amore non Amore (15 novembre) e Guglielmo Poggi con Caligola in quarantena (21 novembre). Infine, tra gli ospiti, Giorgio Tirabassi in Django Reinhardt. Il Fulmine a tre dita e l’Ensemble In Canto con il concerto L’uomo che scambiò la moglie per un cappello di Michael Nyman.