Corriere della Sera (Roma)

Centrosini­stra a raccolta per il post Raggi

Iniziativa del segretario cittadino, Andrea Casu, sollecitat­o dal leader Zingaretti

- Fiaschetti

Il segretario romano del Pd, Andrea Casu, ha convocato per la prossima settimana il tavolo di coalizione del centrosini­stra per organizzar­e la squadra e collaborar­e al programma per le comunali. Rispunta il tema delle primarie, avversate dai big che appaiono sempre più defilati dalla sfida capitolina. Nel frattempo il presidente del III Munucipio, Giovanni Caudo, è pronto a candidarsi a sindaco.

I tempi erano maturi. Gli appelli a fare presto e il rincorrers­i delle candidatur­e fin troppo insistenti, col rischio che il dibattito diventasse stucchevol­e intaccando le simpatie dell’elettorato. Ed ecco che ieri, quando il pressing ormai si stava facendo sempre più stringente, il segretario romano del Pd, Andrea Casu, ha convocato per la prossima settimana il tavolo di coalizione del centrosini­stra (a chiedergli di accelerare sarebbe stato proprio il suo omologo nazionale, Nicola Zingaretti). All’incontro, data probabile mercoledì o giovedì, sono stati invitati i segretari di tutti i partiti, i capigruppo in Campidogli­o e i presidenti dei Municipi. La base di partenza sarà il percorso costruito «in questi anni di opposizion­e al fallimento Raggi» con l’obiettivo di collaborar­e alla «riscossa politica e civica della Capitale, aprendoci al contributo delle energie civiche che in questi anni hanno lavorato in prima linea sul territorio». Casu rilancia anche il tema delle primarie, inviso ai big evocati in questi mesi e rimasti finora nell’ombra - chi in attesa di un’investitur­a dall’alto (che non è arrivata) chi riottoso a impelagars­i nelle beghe di Roma «che sono nel nostro Statuto e nel Dna del centrosini­stra».

Stefano Fassina, consiglier­e capitolino e deputato di Leu, ha fatto sapere che ci sarà, ma che si riserva di entrare nel merito dei contenuti prima di dare la propria adesione e convergere su un programma comune. Il leader di Azione, Carlo Calenda sarebbe invece pronto a candidarsi fuori dal

Pd. «Verrà?», si chiedono nel partito con una punta di provocazio­ne.

Amedeo Ciaccheri, minisindac­o del VII e portavoce di «Liberare Roma», indicato nella compagine dei «sette nani» (i presidenti di Municipi con aspirazion­i da sindaco) plaude alla mossa di Casu: «Finalmente si apre la fase dell’organizzaz­ione per il campo democratic­o e progressis­ta per la città. Non c’è davvero tempo da perdere: al lavoro per un’alleanza larga e plurale, per battere le destre che sono il nostro competitor». Il passaggio successivo, dopo il confronto tra i possibili alleati, sarà quello di aprirsi al dialogo con la società civile. Concetto ribadito dal capogruppo dem in assemblea capitolina, Giulio Pelonzi: «Vogliamo costruire un fronte progressis­ta molto largo partendo dai contenuti. Le elezioni non si vincono con una giustappos­izione di liste per raggranell­are l’un per cento di voti in più, ma con un progetto unitario e una visione da qui ai prossimi dieci anni».

Nel frattempo, a turbare gli equilibri giocando d’anticipo è il presidente di centrosini­stra del III Municipio, Giovanni Caudo, che al Foglio ha annunciato di volersi candidare ai vertici del Campidogli­o: «Mi metto a disposizio­ne per costruire un percorso e aprire un dialogo sui mali di Roma. E le primarie, in questo senso, sono una grande occasione: le

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A sinistra, il segretario dei democratic­i, Nicola Zingaretti. A destra, il segretario cittadino dem, Andrea Casu
Nel Pd A sinistra, il segretario dei democratic­i, Nicola Zingaretti. A destra, il segretario cittadino dem, Andrea Casu
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