«Spid? Niente paura»
La lettera del sig. Telleschi sul passaggio allo Spid ci permette di spiegarne l’importanza e di sottolineare la vicinanza di Inps ai cittadini, soprattutto i più «fragili». All’inizio sembrerà un’inutile complicazione e il passaggio da Pin a Spid non sarà facile e veloce per tutti. Ma poi i cittadini sapranno dialogare non solo con l’Inps, ma con tutte le amministrazioni pubbliche circa 4mila quelle che erogano servizi abilitati Spid), con un’unica combinazione di username e password, invece di averne tante come prima. Potremo così scaricare documenti, presentare domande e ampliare la fruibilità dei servizi, senza file agli sportelli. Il sistema Spid ha livelli di autenticazione grazie a cui Inps potrà abilitare servizi inediti richiedenti una maggior affidabilità nel riconoscimento dell’utente (firme digitali, pagamenti, ecc.). Spid è poi dematerializzato: non serve alcun lettore di carte e può essere usato su pc fisso, tablet, smartphone). L’Inps è comunque pronto a affiancare gli utenti nel passaggio e a assicurare il tempo necessario per compierlo con tranche quillità. Dal 1 ottobre non vengono più rilasciati nuovi Pin, ma quelli già attivi potranno essere rinnovati alla scadenza fino a una data che sarà comunicata con anticipo. Il passaggio in automatico Pin Spid non è possibile perché il rilascio dell’identità Spid comporta una fase di riconoscimento personale. Gli utenti potranno valutare, tra le offerte dai vari gestori, quelle che meglio si adattano alle loro esigenze. Va inoltre evidenziato che l’accesso ai nostri servizi è possibile anche attraverso la Carta di Identità elettronica o la Carta Nazionale dei Servizi. E resta valido il ricorso agli Enti di Patronato, che per legge offrono assistenza gratuita e possono inoltrarci le domande dei cit(sono tadini in difficoltà.
Uff. Relazioni coi media Inps