Zalewski e Moro, il derby Primavera dei giovani bomber
Il polacco trascina i baby giallorossi, lo spagnolo è la star biancoceleste
Aspettando i gol di Dzeko e Immobile, Roma e Lazio si consolano con i piccoli capocannonieri. Nicola e Raul, storie diverse ma stesso inizio di stagione straordinario: quattro gol in tre partite di un campionato che, come la Serie A, nel prossimo weekend osserverà un turno di riposo. Per portare Moro a Formello, la Lazio ha sborsato al Barcellona una cifra vicina agli otto milioni di euro: troppi, si diceva, ma lo spagnolo sta strabiliando, e del suo talento Simone Inzaghi si è accorto già da tempo. I gol del 17enne (diventerà maggiorenne il 5 dicembre) sono addirittura 6 in 5 partite, considerando anche la doppietta in Coppa Italia al Cosenza: il tutto, dopo aver già esordito in Serie A lo scorso 20 luglio contro la Juventus, in quello che sarebbe dovuto essere uno scontro diretto per lo scudetto e che invece resterà indelebile soprattutto nella memoria di Raul Moro, al pari del derby Primavera dello scorso 23 novembre, nonostante l’infortunio lo avesse costretto a uscire dopo solo un quarto d’ora nel giorno dell’esordio. Quella mattina, a Formello, nella Roma giocava Zalewski, che la prima squadra l’ha assaporata solo in allenamento ma che si è già affacciato alla ribalta internazionale. Nato a Tivoli da genitori polacchi e arrivato alla Roma a nove anni, fu segnalato da Zibi Boniek alla federazione polacca, che ha iniziato a convocarlo nelle sue selezioni giovanili fino all’Under 20 che ha disputato il Mondiale nel 2019, giocato proprio in Polonia.
A livello di nazionale maggiore potrà scegliere la Polonia o l’Italia, pur essendo orientato per il momento a confermare la decisione di difendere i colori del paese di nascita della famiglia: nel frattempo ha scelto di diventare grande con la Roma. Un gol all’Ascoli, uno al Genoa, due domenica scorsa a Firenze: percorso netto, e giallorossi in testa alla classifica.