Inzaghi-Lotito ora il contratto
Tante divergenze restano ma il tecnico rinnoverà con la Lazio
Rinnovo del contratto e bilancio di mercato: questi i due temi che Simone Inzaghi e Claudio Lotito affronteranno nei prossimi giorni. L’allenatore quasi certamente prolungherà con la Lazio ma restano due nodi: l’ingaggio e la durata del contratto (2022 o 2023?).
I nodi L’ingaggio (3 milioni netti?) e la durata del contratto (2022 o 2023?)
Si diranno tutto in faccia, come al solito. E ognuno resterà della propria idea. Inzaghi continuerà a pensare che la Lazio dovesse essere più forte, soprattutto in difesa, per poter affrontare con maggiori possibilità campionato e Champions. Lotito rimarrà convinto che la scorsa stagione poteva essere conclusa meglio, che si siano commessi errori nella gestione psicofisica del gruppo, che la squadra sia comunque fortissima.
Non sarà solo un confronto di opinioni, però: in ballo ci sarà anche, anzi soprattutto, il rinnovo di contratto dell’allenatore, elemento fondamentale per continuare la stagione in serenità. Sarà un confronto difficile, potrebbe avere toni aspri. Ma sarebbe sorprendente se alla fine non si arrivasse a un accordo: è probabile, insomma, che Inzaghi prolunghi il suo legame con la Lazio in questi giorni, sfruttando la sosta prevista per le partite delle nazionali.
Inzaghi è legato alla Lazio fino al 30 giugno e guadagna 1,8 milioni netti. Vuole un aumento d’ingaggio consistente, in linea con i progressi compiuti dalla squadra sotto la sua gestione, culminati nel ritorno in Champions dopo 13 anni. E coerente anche con la considerazione generale di cui gode in Italia e all’estero. Chiede uno stipendio quasi doppio rispetto a quello attuale, anche perché tutti i migliori calciatori biancocelesti hanno firmato o stanno per firmare contratti decisamente più ricchi rispetto al passato.
L’accordo economico si troverà, magari a una cifra vicina ai 3 milioni netti più bonus. Saranno maggiori gli ostacoli per determinare la durata del contratto: Lotito spinge per un accordo fino al 2023, in modo da poter affrontare la prossima estate senza il consueto dubbio legato alla conferma di Inzaghi.
Il quale, però, vuole tenersi una porta aperta per lasciare la Lazio prima di quella data, scelta che potrebbe compiere se la squadra non sarà rafforzata in modo adeguato oppure se arriverà un’offerta da parte di uno tra i migliori club del mondo. Perciò intende firmare solo fino al 2022, in alternativa vuole una clausola che gli permetta di svincolarsi alla fine di ogni stagione a determinate condizioni (anche attraverso il pagamento di un indennizzo economico, ad esempio, soluzione percorribile se Simone fosse richiesto da un’altra società).
Intanto ieri si sono allenati per la prima volta con il gruppo Pereira e Muriqi: il brasiliano ha segnato un gol, il kosovaro due. Segnali confortanti, dunque. Ma non basteranno a convincere Inzaghi che quello della Lazio sia stato un ottimo mercato.