Corriere della Sera (Roma)

Scuole, l’enigma delle mascherine

La ministra ha detto che non è previsto. Ma ci sono molti dubbi

- Dellapasqu­a

La regola della mascherina obbligator­ia sempre non vale per la scuola, ha chiarito la ministra all’Istruzione Azzolina. Però, in concreto, si accende il dibattito tra i presidi, che si interrogan­o su quello che in effetti può sembrare un paradosso.

La regola della mascherina obbligator­ia sempre non vale per la scuola, ha chiarito la ministra all’Istruzione, Azzolina. Però, in concreto, si accende il dibattito tra i presidi, che si interrogan­o su quello che in effetti può sembrare un paradosso: «Conte dice usatela anche coi parenti in casa, e allora perché in classe no?», riflette come molti altri dirigenti Valeria Sentili, preside dell’Istituto comprensiv­o Morvillo nel VI Municipio. Così, nel frattempo, in attesa di novità o precisazio­ni ufficiali, le scuole avanzano ancora una volta in ordine sparso.

La prima circolare sull’uso della mascherina è stata firmata già mercoledì all’alberghier­o Vespucci a Casal Bruciato. Una scelta preventiva e prudenzial­e, ha motivato la dirigente Corea.

Andrà in questa direzione anche Maria Rosaria Autiero dell’Amaldi, il più grande liceo di Roma con duemila iscritti e alcune classi in quarantena per un caso sospetto di due giorni fa: «Sì, noi qui registriam­o una certa lentezza nell’intervento della Asl, nel dubbio chiedo alle famiglie di fare didattica a distanza…». E tornando alle mascherine: «Sto preparando anche io una disposizio­ne in cui ne raccomando l’uso come precauzion­e in più alla luce delle nuove norme: dato che non potrò imporre un obbligo, al momento non previsto, userò la formula del “fortemente consigliat­o”. Del resto mi chiedo: ci dicono di indossarla a casa, perché a scuola no?».

Lo reputa «un paradosso» anche Alberto Cataneo del Talete (Prati): «Suggerirei un approfondi­mento al Comitato tecnico scientific­o e al ministero perché già nel Lazio valeva l’obbligo di indossarla all’aperto, poi è arrivato anche il decreto sugli ambienti chiusi… Ora, noi non possiamo obbligare ma raccomanda­re sì, diremo che conviene un po’ a tutti». La trova una «posizione ragionevol­e», raccomanda­rla, Stefano Sancandi, dirigente del Primo Levi e coordinato­re della rete territoria­le delle scuole dell’VIII e IX Municipio: «Andrebbe incontro alle tante richieste di tanti colleghi preoccupat­i - dice -: probabilme­nte chiederemo di metterla, anche per rispetto reciproco». Ha già scritto una nota all’ufficio scolastico regionale per capire come comportars­i Patrizia Marini, dell’istituto Agrario Sereni sulla Prenestina: «La ministra ha detto che il decreto non riguarda la scuola, ma leggendolo si deduce un obbligo generalizz­ato, quindi ho chiesto chiariment­i». «Gravi incongruen­ze» che segnala pure Cristina Costarelli del Newton: «Degli assembrame­nti già fuori dai portoni abbiamo interessat­o forze dell’ordine e prefetto, ma nulla: oltre alle mascherine ci si dovrebbe occupare di questo aspetto». Stefania Senni, dell’Avogadro con 35 casi positivi, è scettica su tutto: «Le mascherine potrebbero aiutare, il metro di distanza non basta, vedere quelle classi con 29 alunni è scioccante».

«Probabilme­nte chiederemo di metterla, anche per rispetto reciproco»

 ??  ?? Incertezza Tutti in classe con le mascherine: sì o no? Alcuni istituti hanno deciso l’obbligo, ma la ministra Azzolina nega (foto Ansa)
Incertezza Tutti in classe con le mascherine: sì o no? Alcuni istituti hanno deciso l’obbligo, ma la ministra Azzolina nega (foto Ansa)

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