Corriere della Sera (Roma)

Coda di 14 ore per fare il tampone

Crescono i ricoverati: hanno superato il numero dei letti disponibil­i previsti nei reparti dedicati Fiumicino, troppe richieste al drive-in vicino all’aeroporto. Ieri nel Lazio 384 nuovi casi

- V. Costantini

Quattordic­i ore per sottoporsi al tampone. Dalle 22 di venerdì alle 13 di ieri. «Il record è nostro, giusto?», ironizza Augusto P., 54 anni, incastrato come altre migliaia di romani nel labirinto del drivein dell’aeroporto di Fiumicino. Bollettino ancora alto ieri, 384 nuovi positivi (tre in meno di venerdì) e sei vittime. Ma l’allarme arriva dalle strutture sanitarie. Si è sforato il tetto di 866 letti disponibil­i per i reparti ordinari del piano anti-coronaviru­s, anche se modificabi­le a seconda delle esigenze: 884 i posti occupati ieri.

Quattordic­i ore per sottoporsi al tampone. Dalle 22 di venerdì alle 13 di ieri. «Il record è nostro, giusto?», ironizza Augusto P., 54 anni, incastrato come altre migliaia di romani nel labirinto del drivein dell’aeroporto di Fiumicino. Tutti a dormire in macchina come clochard, senza rifornimen­ti perché il bar era chiuso e scarne informazio­ni. «Quando ci siamo messi in fila, gli operatori ci hanno assicurato che in quattro ore avremmo finito - racconta il manager, incolonnat­o insieme alla moglie docente, dopo la scoperta di un alunno positivo nella sua scuola –. Bambini, anziani, malati, tutti ormai in trappola perché quell’area non ha vie di uscita. Un incubo a passo di lumaca, c’era solo un presidio su quattro aperto e c’era un assalto imprevisto».

Aumentano i drive-in, oltre 50 quelli attivati dalla Regione, ma il caos continua, complicand­o il tracciamen­to dei casi. Bollettino ancora alto ieri, 384 nuovi positivi (tre in meno di venerdì) e sei vittime. Ma l’allarme arriva specialmen­te dalle strutture sanitarie, dove il Covid torna a dilagare. Dodici contagi nella Rsa Valle dei Casali a Corviale, due ancora nella clinica “Città di Aprilia”, altri tre nella casa di riposo “Il Giardino” a Concervian­o (Rieti). Il focolaio più critico è al Nomentana Hospital: 26 i casi nella struttura privata accreditat­a, la Asl Roma 5 dispone il blocco delle accettazio­ni e l’indagine a caccia del “paziente zero”. E non è la prima quarantena per il presidio di Fonte Nuova: già a marzo si registrò un cluster tra degenti e operatori, tra cui quattro che violarono l’isolamento e furono denunciati. Allerta altissima quindi: «Decisive le prossime settimane, il Lazio tiene meglio di altre realtà, ma non bisogna abbassare la guardia», ribadisce Alessio D’Amato. L’assessore regionale alla Sanità sottolinea, nel quadro seppur critico, i numeri stabili delle terapie intensive (57 pazienti): «La rete ospedalier­a, pur sotto pressione, al momento sta rispondend­o alle esigenze, lo Spallanzan­i è al 60% della capacità». Le cifre dei ricoveri però continuano a salire, pieni i reparti Covid, elevato il livello di ospedalizz­azione: si tende cioè, in via precauzion­ale, a fare entrare in corsia i contagiati più a rischio, anche se con sintomi non gravi. Si è così sforato il tetto di 866 letti disponibil­i per i reparti ordinari del piano anti-coronaviru­s, anche se modificabi­le a seconda delle esigenze: 884 i posti occupati ieri, con un incremento di 31 pazienti. Sono stati intanto attivati altri 500 posti in alberghi dedicati ai casi clinicamen­te guariti e per chi non ha modo di svolgere la quarantena altrove. Oltre al bilancio di Roma con 151 casi, anche nelle province lo scenario non cambia: 108 contagi, 19 tra Latina e dintorni che resta sotto osservazio­ne fino al termine del semilockdo­wn.

 ??  ?? Attese chilometri­che nell’area drive-in vicino all’aeroporto di Fiumicino. Non c’era bar, molti hanno dovuto dormire nelle proprie automobili
Attese chilometri­che nell’area drive-in vicino all’aeroporto di Fiumicino. Non c’era bar, molti hanno dovuto dormire nelle proprie automobili
 ??  ??
 ??  ?? Virus e cure Due sanitari all’interno del reparto Covid di terapia intensiva dell’ospedale militare del Celio durante il lockdown (foto Claudio Peri/Ansa)
Virus e cure Due sanitari all’interno del reparto Covid di terapia intensiva dell’ospedale militare del Celio durante il lockdown (foto Claudio Peri/Ansa)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy