Vergogna per il degrado
Oggi ho deciso di fare visita a mia figlia sepolta nel cimitero del Verano. Arrivato di fronte alla tomba cominciano problemi e depressione. La lucina dell’illuminazione perpetua è spenta, ma la bolletta, come sempre è stata pagata regolarmente. Nel corridoi di fronte alle tombe sporcizia in ogni dove, bottiglie di plastica a terra, vasi di fiori secchi caduti , disordine e sporcizia ad oltranza. Scoraggiato ed arrabbiato, mi dirigo verso la fontanella dell’acqua per prelevarne un po’ per innaffiare un vasetto di fiori, ma l’acqua non c’è, anzi il rubinetto non si apre e il lavandino sottostante è secco (segno della mancanza dell’acqua da molto tempo). Faccio il giro del settore e mi reco nella fontana centrale, dove l’acqua è putrida, i 2 rubinetti bloccati e senza maniglia. In uscita, una gentile signora cui chiedo spiegazioni di tanta vergogna risponde come mi risposero gli altri dipendenti ogni volta che sono andato a trovare mia figlia: ci stanno lavorando. Cara signora sindaca: mentre ti accingi a distruggere il culto dei defunti, insisti e non scoraggiarti perché sei già a buon punto. Con la tua decrescita felice, sei già riuscita a desertificare anche il cimitero. Grazie sindaca soprattutto per il tuo grande amore per i romani.
Walter De Dominicis