Negazionisti in piazza: il Covid uccide? Mah
Al grido «liberiamo l’Italia» ieri negazionisti, no mask e sovranisti. Due le piazze: alla Bocca della Verità i gilet arancioni e Forza Nuova, a San Giovanni la «Marcia della liberazione». I manifestanti chiedono «libertà dalla dittatura sanitaria».
Lo dicono chiaramente dal palco di San Giovanni, «questa non è una manifestazione “No Mask”, quindi vi preghiamo di indossare le mascherine, altrimenti ci disperdono», Ma subito dopo uno degli organizzatori della «Marcia per la Liberazione» urla: «Siamo costretti a umiliarci indossando le mascherine e io sono costretto a chiedervelo».
Se sono obbligati a fare pubblicamente la richiesta del dispositivo di protezione individuale (a tutela della loro manifestazione), non nascondono in nessuno degli interventi il proprio disprezzo per i giornalisti «di regime», per il Pd, per la dittatura sanitaria, per l’Europa.
«Ci chiamano sovranisti e lo siamo, nel senso che siamo sovrani nel nostro Paese e non sudditi», annuncia Fabio uno degli oratori. L’invito al distanziamento viene ripetuto continuamente, come anche quello di proteggersi il viso, ma è inascoltato. «Tu conosci qualcuno che è morto di Covid? Lo capisci che non esiste», sostiene John che dice di essere un francescano eremita, venuto dagli Stati Uniti a vivere in Italia per la nostra liberazione.
Sembra un’umanità variegata, in cerca di riscatto, che usa la Costituzione (altra parola ricorrente negli interventi) come un martello e annuncia una prossima Liberazione. «Ci hanno accusato di essere fascisti e negazionisti, i negazionisti sono i media di regime, i partiti di regime - urla dal palco uno degli organizzatori con addosso un gilet giallo -. Usano la pandemia per trasformarci in servi. Se servirà nei prossimi mesi passeremo alla disobbedienza civile. Sta nascendo un nuovo comitato di liberazione nazionale, ispirato alla nostra Costituzione del ‘48, contro la dittatura politica». Dichiarazioni che provocano immediate reazioni: «Rispetto a quello che sta accadendo a Roma, nessuno confonda la Liberazione con le libertà irresponsabili», twitta l’Anpi (associazione nazionale partigiani italiani).
Un giornalista della testata Fanpage cerca di fare interviste, ma viene riconosciuto, insultato. Devono intervenire le forze dell’ordine che lo scortano fuori dalla piazza. «Io l’ho letto il Dpcm, anzi l’ha letto un mio amico - racconta Sara, 28 anni, da Frosinone, mentre con orgoglio abbassa la mascherina - e non c’è nessuno obbligo a indossarla». Il «Comitato liberiamo l’Italia», annuncia trionfante che «in piazza siamo 7mila», per la Questura meno di 2mila. Dall’altra parte del centro, alla Bocca della Verità, manifestano gilet arancioni con esponenti di Forza Nuova per invocare un «confronto con i membri del comitato tecnico scientifico». Le manifestazioni suscitano reazioni preoccupate. Per Laura Boldrini «no-mask, negazionisti del Covid-19 e fascisti non manifestano per la libertà ma attentano alla nostra salute». Per Lucia Ronzulli, Forza Italia «è inconcepibile che mentre i contagi da Covid aumentano, ci sia chi ritiene di manifestare in nome di assurde teorie anti-scientifiche». Loredana De Petris di Leu parla di «irresponsabili perché diffondono bugie e false notizie».
«In duemila, secondo la Questura, e molti orgogliosamente senza la mascherina