Inzaghi si aggrappa a Parolo Ma c’è l’ipotesi difesa a 4
Non migliora la situazione: tre sempre ko e due ancora in ritardo
Per come si sono messe le cose, Simone Inzaghi avrebbe quasi bisogno di un altro precampionato. Di tempo per fare esperimenti, però, non ce n’è più: anzi, oggi inizia la settimana che porta all’inizio del primo tour de force. Campionato e Champions in sequenza fino alla prossima sosta (7 partite in tre settimane), senza mezza difesa. Inzaghi, dopo la partita contro l’Inter, aveva lodato l’abnegazione di Marco Parolo, centrale per caso vista l’emergenza, ma probabilmente avrà bisogno ancora di un sacrificio. O forse di più di uno. Perché là dietro la Lazio è un cantiere aperto, e a volte l’usato sicuro è quello garantito. Parolo ha già dimostrato di sapersi calare nel nuovo ruolo: la probabilità che gli possa ricapitare è alta, con Acerbi spostato sul centro-sinistra.
Inzaghi dovrà sfruttare questi ultimi giorni di lavoro continuativo, anche perché da sabato (Sampdoria-Lazio) ci saranno al massimo defaticanti e rifiniture per mettere a punto la squadra per le partite successive, e tre giorni dopo Marassi arriverà il Borussia Dortmund di Haaland, non uno qualunque. Si lavorerà principalmente su Parolo centrale, ma anche sulle alternative, che in realtà non sono molte anche perché Radu e Bastos sono fuori lista e Luiz Felipe anche ieri si è dedicato alle terapie per la caviglia e che difficilmente sarà a disposizione. E menomale che oltre al giovane Armini, che Inzaghi sta facendo crescere senza pressioni - c’è Patric, che si era accasciato al suolo negli ultimi minuti della partita contro l’Inter ma che è abile e arruolato.
Hoedt, dopo gli allenamenti individuali in attesa dell’esito delle visite mediche, si aggregherà al gruppo: non dovrà conoscere Formello, ma gran parte dei compagni sì, e sarà quasi come ripartire da zero. E poi c’è Vavro, che in biancoceleste non è ancora riuscito a giustificare l’investimento di Tare ma che con la nazionale si fa valere: «Non sono mai stato così bene» ha fatto sapere dal ritiro della Slovacchia, che ieri è scesa in campo in Nations League in Scozia ma che a novembre si giocherà l’accesso alla fase finale dell’Europeo. Inzaghi, nello scegliere le due difese, terrà conto anche delle liste consegnate alla Lega e alla Uefa: in quella per la Serie A, Vavro c’è, in quella internazionale no. Ultima opzione, suggestiva ma che sarebbe inedita (e nello stesso tempo spregiudicata) per una Lazio decollata con la difesa a 3: abbassare Lazzari (che ha fatto il terzino pochi giorni fa in Nazionale) e Fares e trasformare un reparto a tre in uno a quattro. Difficile, ma non impossibile.
Sabato A Marassi contro la Samp Parolo in predicato di giocare di nuovo al centro della difesa