Omicidio Luca Sacchi, venerdì i genitori testimoni al processo
Il racconto dell’agente immobiliare: «Anastasiya scelse una casa, dopo il delitto il padre ritirò la caparra»
Venerdì prossimo i genitori di Luca Sacchi, Tina e Alfonso, compariranno come testimoni al processo per l’omicidio del figlio, ucciso nell’0ttobre 2019 all’Appio Latino. Sarà quella l’occasione in cui la coppia incontrerà sia la fidanzata del 24enne Anastasiya Kylemnyk sia Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, la prima accusata di spaccio di droga, gli altri due di omicidio volontario in concorso. Ieri intanto all’udienza in Corte d’Assise ha testimoniato un agente immobiliare: Anastasiya voleva prendere in affitto una casa con Luca e la compagna del suo amico Giovanni Princi, già condannato sempre per spaccio.
«Anastasiya voleva affittare una casa in via Cesare Baronio. Aveva anche versato la caparra dopo aver avanzato una proposta. Il giorno dopo l’omicidio di Luca Sacchi, il fidanzato, però ci ha ripensato. A ritirare il deposito è venuto il padre».
A raccontare alla Corte d’assise la trattativa avviata a ottobre 2019 dalla 26enne ucraina per prendere in affitto un appartamento dove andare a convivere con Luca, è stato Carmelo Vittorioso, l’agente immobiliare. Il professionista ieri ha ripercorso i colloqui con Anastasiya Kylemnyk intercorsi fino al giorno prima l’omicidio di Sacchi, avvenuto il 23 ottobre del 2019 all’Appio Latino. La deposizione precede l’udienza di venerdì prossimo, 16 ottobre. In quell’occasione saranno i genitori di Luca Sacchi, Tina e Alfonso, a deporre in aula e per la prima volta incroceranno gli sguardi di Valerio Del Grosso, il killer del loro figlio, e della sua spalla, Paolo Pirino. Ad ascoltare quanto diranno, ci sarà anche Anastasiya, imputata nel processo con l’accusa di spaccio di stupefacenti, con cui i rapporti si sono interrotti dopo l’omicidio di Luca.
Ritornando alla deposizione dell’agente immobiliare, Vittorioso ha riferito che «Anastasiya ha visto prima un appartamento in via Segesta e poi in via Cesare Baronio. Al primo incontro è venuta sola, mentre a quello successivo è stata accompagnata da Luca. In entrambi gli appartamenti visitati c’erano due camere da letto. Alla fine Anastasiya ha fatto una proposta per via Cesare Baronio». Una volta, durante i vari contatti, la 26enne, ha rammentato l’agente, è stata accompagnata da una ragazza. Identificata, attraverso la visione in aula della foto, nella fidanzata di Giovanni Princi, l’amico di Luca, il ragazzo condannato a quattro anni di reclusione con il rito abbreviato per aver condotto la trattativa, all’origine della tragedia, finalizzata all’acquisto di 15 chili di marijuana in cambio di 70 mila euro. Vittorioso ha ricordato anche cos’è successo nei giorni successivi alla morte di Luca: «Ho richiamato Anastasiya il 24 ottobre (il giorno dopo l’omicidio, ndr) per farle sapere che un’altra casa, a cui mi era parsa interessata, si sarebbe liberata. Quella volta mi ha risposto qualcuno di cui però ignoro il nome, forse un amico, che mi ha detto: “Non sai che è successo ieri?”. Ho capito subito. Mi sono molto dispiaciuto e non ho più richiamato. Dopo questa telefonata non ho più sentito Anastasiya. Sono stato poi contattato dal padre che è venuto a ritirare la caparra».
Sguardi Per la prima volta Tina e Alfonso Sacchi incroceranno gli sguardi di Valerio Del Grosso e di Paolo Pirino