Locali chiusi alle 24: «Impatto pesantissimo»
La Confcommercio calcola le perdite legate alla stretta in arrivo: 843 mila euro al giorno Raggi chiede a Conte aiuti per la categoria. Mozione in Campidoglio per sospendere la Ztl
«L’impatto economico sarà pesantissimo».
Non usa giri di parole il direttore della Fipe-Confcommercio Luciano Sbraga sulle conseguenze della prevista chiusura a mezzanotte per bar e ristoranti. E fa i calcoli: saranno 843 mila euro al giorno di perdite, dei quali 473 mila euro per i locali e i bar aperti la sera, e 370 mila euro al giorno per ristoranti e pizzerie. E ben peggio sarebbe andata con il fermo alle 23, perché avrebbe significato 1 milione e 200 mila euro di perdite quotidiane: in questo caso 700 mila per i bar e 500 mila per i ristoranti. Minori guadagni che arrivano in un settore già pesantemente colpito dalla pandemia: per la Confcommercio la perdita consolidata dei dieci mesi di quest’anno arriva a 1,8 miliardi, mentre nel solo periodo del lockdown sono andati bruciati almeno 950 milioni.
«Già oggi - spiega Sbraga -, tralasciando le nuove misure, vi sono circa 5.000 aziende a rischio solo a Roma, che vuol dire almeno 20 mila dipendenti. Quando si prendono queste decisioni bisogna pensare che dietro i bar e i ristoranti ci sono almeno 100 mila lavoratori e 1
❞ Spostare le persone dai locali alle piazze aumenterà il problema dell’assembramento
miliardo di acquisti di prodotti agro-alimentari». I ristoratori saranno rispettosi delle misure in arrivo, che però, secondo il direttore della Confcommercio, non serviranno allo scopo: «Spostare le persone dall’interno dei locali alle strade o alle piazze aumenterà il problema del l’assembramento, nonostante il divieto di sosta davanti ai locali dalle 21. Perché da noi le persone sono sedute, sottoposte al distanziamento, e chi non applica le regole è sanzionato. Inoltre - aggiunge - è inefficace perché nell’ultimo rapporto l’Istituto superiore di sanità afferma che il 77% dei contagi avviene in ambito domestico. Non solo: il numero dei positivi nei fine settimana è più basso e questo dimostra che i contagi sono connessi alla mobilità di chi gira nei giorni feriali e prende l’autobus. Ci vuole una socialità controllata ma non negata, perché se negata trova strade diverse».
Alle critiche al governo si è aggiunto, ieri, un cortocircuito con il Comune. Mentre Virginia Raggi ha chiesto al premier Giuseppe Conte misure per aiutare i commercianti, loro si sono rivolti agli avvocati contro quello che considerano un altro colpo al commercio nel centro storico: la Ztl. Un’istanza firmata dal commissario Pierre Andrea Chevallard e dall’avvocato Pierpaolo Salvatore Pugliano è stata inviata alla sindaca con la richiesta di «disporre, con la necessaria urgenza, vista la drammatica situazione economica in cui versano gli esercenti nelle zone soggette a Ztl, una nuova sospensione dei varchi». Infatti il 61% delle imprese ha registrato una contrazione dei ricavi. «Si dà la possibilità ai bar e ai ristoranti di mettere più tavoli all’esterno e nello stesso momento gli si toglie la possibilità di avere i clienti», dice David Sermoneta, che plaude alla mozione dello stesso contenuto portata in Campidoglio dal presidente della commissione Commercio, Marcello De Vito, e sottoscritta sda Pd, Sinistra per Roma e Fdi.
La socialità va controllata ma non negata, altrimenti trova strade diverse
Luciano Sbraga (Fipe) Per l’associazione di categoria lo stop anticipato non serve a fermare i contagi