Vittorio Storaro torna a Palazzo Merulana
Lettori dal mondo (online) per «Il Colibrì» di Veronesi Premio «Opere Prime» Così rivive il Caravaggio
Prima serata e primi ospiti, ieri, al cinema Caravaggio per la XVI edizione del Premio Cinema Giovane & Festival delle Opere Prime, in cui per tre giorni sfilano i 10 migliori esordi cinematografici del 2019. Tra le tre opere selezionate: Bangla di Phaim Bhuiyan, delicato ritratto di un importante squarcio multietnico romano; Il grande salto, esordio alla regia di Giorgio Tirabassi, commedia da cui emerge tutta la cinefilia del suo autore, anche interprete del film; e Mio Fratello rincorre i dinosauri, di Stefano Cipani, tratto dall’omonimo romanzo di Giacomo Mazzariol, racconto di formazione ricco di felici intuizioni narrative. La giuria composta dal pubblico decreterà il vincitore domani al termine delle proiezioni. La rassegna è organizzata dall’associazione Cinecircolo Romano, direzione artistica Catello Masullo. Alla cerimonia di premiazione, domani alle 21, in cui verranno assegnati altri premi dedicati alle professionalità, intervengono Andrea Alemanni (commissione Affari Costituzionali), Carlo Brancaleoni (Rai Cinema), Franco Mariotti e Valentina Grippo (consiglieri Regione Lazio), i registi dei film, gli organizzatori del festival Tulipani di Seta Nera.
La tradizione vuole che a giugno, in anticipo sulla serata elettrizzante del Ninfeo di Villa Giulia, l’autore più votato dalla Società Dante Alighieri alla vigilia del Premio Strega, riceva un riconoscimento speciale (insieme al voto) e poi partecipi ai dibattiti con i lettori che hanno partecipato alla votazione. L’emergenza sanitaria ha rimescolato le carte, e così Sandro Veronesi, vincitore dell’edizione 2020 dell’ambitissimo evento letterario con il romanzo «Il colibrì», è stato ospitato ieri nella sede della Dante per una sintesi degli incontri che non si sono potuti concretizzare. Nella sala del Primaticcio di Palazzo Firenze lo scrittore fiorentino ha ricevuto il Premio Dante Alighieri che va all’autore più votato per lo Strega (una statuetta del Sommo Poeta, padre della lingua italiana) scelto dai componenti dei circoli di lettura costituiti nei «Presidi letterari’». Alla cerimonia hanno partecipato il segretario generale della Dante Alessandro Masi, Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, Lucilla Pizzoli, e in collegamento da remoto le rappresentanze dei Presidi che promuovono il libro italiano nel mondo: Luciana Zollo da Buenos Aires («Stiamo usando la lettura condivisa come strumento per accorciare le distanze imposte dalla pandemia»), Anthony Tamburri da New York. E ancora, voci e volti da Amman, Tripoli, Skopje, Belgio, Colombia, Russia.
Il segretario generale della Dante,Alessandro Masi, insieme allo scrittore Sandro Veronesi (fotoservizio di Giuliano Benvegnù)
Si chiama «Obiettivo Globale» ed è dedicata a Vittorio Storaro (direttore della fotografia tre volte premio Oscar) la tela firmata dall’artista Marco Tamburro. Un’opera-omaggio che è stata svelata a Palazzo Merulana nell’ambito della mostra «Vittorio Storaro: Scrivere con la Luce», dove resterà esposta fino all’1 novembre insieme alle 70 installazioni che raccontano la carriera di questo maestro assoluto del cinema. Che non è voluto mancare alla presentazione, e al quale Tamburro ha detto: «Rappresenta una lente sul mondo e tutta la mia ammirazione». (N. Dis.)