Sting e il caffè con vista sulla Capitale
Viaggio in Puglia con Fichera Applausi da Noemi e Turci Garbatella, se il sipario diventa un’opera d’arte
Pietro Ruffo e Luca Aversano (foto Peri/Ansa)
Nuovo sipario d’autore al Teatro Palladium. Il debutto ieri davanti ad un parterre istituzionale che ha ammirato e applaudito in anteprima l’opera tessile di Pietro Ruffo «Damascato Urbano 20/20». «Quella di oggi è una grande festa. Il Palladium è un teatro di relazioni, relazioni tra l’Università, il territorio e l’arte, che trova una sintesi perfetta nel nuovo meraviglioso sipario» ha detto in apertura della cerimonia di presentazione il rettore dell’Università Roma Tre Luca Pietromarchi. L’artista romano, da tempo in cima ai desideri di molti collezionisti, con atelier al Pastificio Cerere e una collaborazione consolidata con il direttore artistico della maison Dior Maria Grazia Chiuri, ha creato per il tendaggio un’altra delle sue mappe iconiche, sovrapponendo la planimetria dei 44 lotti storici di Garbatella a una composizione astratta degli elementi vegetali dei cortili. Il progetto nato dal laboratorio Garbatella 20/20 del dipartimento di Architettura di Roma Tre, è stato curato da Paola Porretta e Francesca Romana Stabile, e ha coinvolto più di cento studenti. Per il taglio del nastro, in prima linea, anche il presidente della Fondazione Roma Tre Teatro Palladium Luca Aversano, e il ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi. (Ro. Petr.)
Approdano alla Casa del Cinema i protagonisti del documentario «Porto Rubino Storie, canzoni e lupi di mare» di Fabrizio Fichera. Il regista, tra i fautori del festival «Uno maggio Taranto libero e pensante», dichiara da subito di possedere un «piede marino», come l’attore principale, il cantautore Renzo Rubino. Nel foyer della sala Deluxe si scaldano i motori in vista dell’apertura ufficiale della Festa del Cinema, con proiezioni che portano sul grande schermo le prime storie e sul tappeto rosso i primi ospiti. Come la cantautrice Paola Turci, e Noemi (alias Veronica Scopelliti) in tailleur pantaloni bianco, riconoscibilissima anche con la mascherina nera grazie ai lunghi capelli rossi e alla risata musicale. Si narra la storia del viaggio da Polignano a Mare a Taranto del comandante Rubino su un gozzo per catturare la plastica («mostro marino») aiutato da marinai-artisti, come Giuliano Sangiorgi, che durante la navigazione hanno regalato grandi momenti di musica. Ieri sono arrivati per festeggiare l’evento Antonio Diodato, vincitore del Festival di Sanremo 2020, di origini pugliesi e cresciuto a Taranto, e Vasco Brondi, autore del progetto «Le luci della centrale elettrica», già sul palco dell’Auditorium con «Talismani per tempi incerti». Hanno sfilato sotto lo sguardo di Roberto Pisoni, direttore di Sky Arte, che ha programmato la messa in onda il 28 ottobre.
What’else? Avrà pensato Sting sorseggiando una tazzina di caffè a Roma. Fuga romantica giorni fa (e in incognito) nella Città eterna per il cantante inglese, che il 2 ottobre ha spento 69 candeline, e la moglie Trudie Styler. La coppia, 27 anni di matrimonio, si è concessa una pausa dal buon ritiro, sulle colline fiorentine, dove risiede da anni. Lontano dai vigneti e dalla raccolta delle prime uve nella loro tenuta, l’ex leader dei Police ha festeggiato il compleanno. «Un giorno magico, felice», ha scritto la moglie sul suo profilo Instagram a corredo della foto. (P. Med.)
Il regista Fabrizio Fichera con il protagonista del documentario Renzo Rubino prima della proiezione a Villa Borghese (foto Frustaci/Ansa)