Non superare le dosi consigliate: un romanzo (con suggerimenti) di Costanza Rizzacasa d’Orsogna
L’ironia è nel titolo: Non superare le dosi consigliate, ma dentro il romanzo di Costanza Rizzacasa d’Orsogna che verrà presentato oggi 18 al bistrot libreria Red (via Tomacelli 23) c’è la sincerità di un dolore vissuto in prima persona. Pubblicato da Guanda e scritto «nonostante pensassi che nessuno volesse sentir raccontare queste cose, delle persone grasse», il libro, solo in parte autobiografico, è una finestra aperta su un fenomeno che comincia a trovare eco nel dibattito pubblico e che gli anglosassoni chiamano body-shaming. «In realtà — racconta l’autrice e giornalista che due anni fa ha pubblicato l’autobiografico Storia della mia grassezza, diventato una rubrica settimanale — il mio libro parla di dipendenze, disturbi alimentari, rapporti familiari morbosi il cui filo conduttore è la grassezza». Protagonista è Matilde, una bambina di 8 anni che ama il pane, alla ricreazione è costretta a elemosinare biscotti, cerca in tutti i modi di essere amata da una madre che la chiama «ingorda», la imbottisce di lassativi e si sente tradita dalla figlia perché non è perfetta come la vorrebbe. «Matilde cresce e altri aspetti della sua vita sono condizionati dal disturbo che ha ereditato: nel lavoro è ambiziosa, ma insoddisfatta perché si trova in un contesto maschilista e la bulimia diventa obesità con una sindrome oggi in Italia ancora poco conosciuta e che possiamo chiamare delle abbuffate incontrollate». Binge eating disorder negli Usa, un disturbo compulsivo e invalidante. Alla presentazione anche le letture di Tommaso Ragno: «Sono felice che sia un attore bravissimo a dae voce a Matilde — dice Costanza — perché questo tema non riguarda solo le donne. La fame non è mai di cibo, ma d’amore». In dialogo con l’autrice, Simonetta Sciandivasci. Ingresso libero con prenotazione: eventi.roma1@lafeltrinelli.it