Alunni isolati in casa, record Lazio
I dati della scuola: 12.749 ragazzi e 1.912 prof. Ieri altro boom di contagi: 795 nuovi positivi (342 a Roma) Nei licei solo didattica a distanza, vertice in Regione: «Rispetteremo le decisioni del governo»
Nella giornata in cui nel Lazio si registra un record dei contagi da coronavirus con 795 positivi (di cui 342 a Roma), per gli studenti delle scuole superiori si prospetta l’avvio della sola didattica a distanza quale misura per il contenimento del contagio, insieme all’incentivo allo smart working. «Ma rispetteremo le decisioni del governo», avverte la Regione Lazio in una nota. Intanto dall’assessorato alla Scuola avvertono che 12.749 ragazzi e 1.912 docenti sono in isolamento. Sul fronte dei controlli, vertice in Prefettura con Comune ed esercenti: si lavora per anticipare di un’ora la chiusura dei mini market (alle 21) e uniformarla così a quella degli altri locali.
Sfiorata quota ottocento. È boom di casi di coronavirus nel Lazio: ieri sono stati infatti 795. Duecento in più rispetto a 24 ore prima. Con un rapporto di 4 positivi ogni 100 abitanti. E che la situazione si stia facendo sempre più delicata lo confermano le voci che vogliono che la Regione o nelle prossime ore presenterà alla conferenza Stato-Regioni due proposte per tentare di frenare l’emorragia di casi di Covid positivi nel territorio: l’incentivo allo smart working per i dipendenti pubblici e la didattica a distanza per le scuole superiori. Anche alla luce dei dati dell’assessorato regionale alla Scuola che parlano di 12.749 studenti e 1.912 professori attualmente in isolamento fiduciario.
Ma, sottolinea la Regione, in una nota diffusa in serata, «non è stata assunta alcuna decisione in merito a nuovi provvedimenti per contenere il contagio e non è prevista alcuna decisione autonoma - si legge -. Con senso di responsabilità, e secondo un metodo utilizzato da quando è cominciata la pandemia, parteciperà al confronto con il Governo e le Regioni e applicherà tutti i provvedimenti che si decideranno insieme».
I contagi
Ieri un record mai raggiunto. «Su quasi 20mila tamponi, 795 casi positivi, 5 decessi e 78 guariti - afferma l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato -. Siamo a un livello arancione e temo un peggioramento della situazione». A Roma città si sono contati ben 342 positivi (per 15 di loro è stato necessario il ricovero) e tre decessi (si tratta di pazienti di 73, 74 e 82 anni, tutti con patologie). Nella provincia invece la conta arriva a 174. Nella Asl Roma 5 il cluster del Nomentana hospital cresce di 19 unità, mentre nella Asl Roma 6 si sono registrati gli altri due decessi (due persone di 67 e 82 anni già in precarie condizioni di salute). Nelle province infine i casi sono 279 , zero i decessi: 49 a Latina, 100 a Frosinone, di cui circa sessanta sono recuperi di notifiche arretrate, 80 a Viterbo e 50 a Rieti.
Spallanzani
La sanità regionale del Lazio sta cambiando volto per rispondere alle esigenze dettate dall’emergenza di questa seconda ondata del Covid-19. E lo fa partendo proprio dal simbolo della lotta al coronavirus: lo Spallanzani. Che da ieri ha bloccato le accettazioni dei pazienti no Covid ed è quindi interamente dedicato ai malati risultati positivi. «Questa disposizione - ha annunciato l’Unità regionale di crisi Covid -, concordata con la direzione sanitaria e con tutta la rete ospedaliera del Servizio sanitario regionale, è necessaria per garantire la disponibilità dei posti letto per l’emergenza Sars Cov-2».
Totti
Francesco Totti, dopo la morte del papà Enzo, colpito dal coronavirus, ha deciso di non partecipare alla Festa del Cinema: lo ha comunicato la Fondazione Cinema per Roma. Annullato l’Incontro ravvicinato previsto domenica in Sala Sinopoli, l’ex capitano giallorosso non sarà presente alle attività legate al documentario «Mi chiamo Francesco Totti» di Alex Infascelli.
Drive-in
Attivati a Roma altri quattro drive-in per i tamponi: Arco di Travertino e Tor di Quinto (che aprirà oggi) a cui si aggiungeranno presto Ponte Mammolo e Cecchignola. Il vertice La Pisana vorrebbe per i licei solo la didattica a distanza ma si rimette al governo