Incontri e visioni, il mondo in periferia
Al Teatro Tor Bella Monaca 50 lectio magistralis. In attesa che apra il museo in via dell’Archeologia
Ancora non ha una sede (che è in costruzione a via dell’Archeologia) ma il nuovo Rif - Museo delle Periferie immaginato e diretto da Giorgio De Finis è scalpitante. «Perché aspettare di avere un luogo fisico per iniziare a lavorare? – dice il curatore – L’idea di uno spazio che mettesse al centro della sua attività le periferie di Roma e del mondo, d’altronde, aveva già preso forma anni fa nelle sale del Macro Asilo, di cui in qualche modo avrebbe dovuto essere un satellite». Un’idea che nel tempo si è concretizzata nel progetto, promosso da Roma Capitale e realizzato dall’Azienda Speciale Palaexpo con il Municipio VI, in partenza oggi con un ciclo di incontri ospitati fino al 30 maggio al Teatro Tor Bella Monaca.
«Si tratta di 50 lectio magistralis, con relatori dalle prospettive disciplinari diverse, che affronteranno temi e prospettive della metropoli contemporanea – spiega De Finis – mettendone a fuoco l’ecosistema e andando in cerca di risposte, anche sorprendenti, ai problemi delle aree più marginali della città. Attraverso l’arte ma non solo, con particolare attenzione al processo di inclusione: sociale, urbana, artistica, culturale». Si parte oggi (alle 11) con Remo Rapino, vincitore del Premio Campiello 2020, insieme a Marco Lodoli in un incontro sulla letteratura come strumento di conoscenza e trasformazione del mondo, intitolato «Sulle significanze delle periferie. Per un’antologia dell’invisibile» a cura di Maria Ida Gaeta.
Tra gli ospiti poi l’esperto di urbanistica Carlo Cellamare con «Abitare le periferie» (25 ottobre), il professore di Architettura Alessandro Melis con «Comunità e resilienza nella periferia urbana» (1 novembre), Francesco Careri con «Circo» (8 novembre), il massmediologo Bruno Di Marino con «Decentramenti» (15 novembre), e nei prossimi mesi Franco Purini con «La totalità periferica» (21 febbraio), Bertram Niessen con «Millenni» (28 febbraio), Juana Sànchez Gòmez con «Intermediando» (28 febbraio) e Francesca Fini con «Estasi urbane» (7 marzo). «Ma le lectio magistralis non sono le uniche attività targate Rif già partite – annuncia De Finis – Ogni settimana l’istituto scolastico Melissa Bassi, proprio in via dell’Archeologia dove sorgerà la nostra sede, offre ospitalità a due progetti: “Automappatura”, il laboratorio per la pubblicazione di una “Guida della periferia di Roma” scritta dagli stessi protagonisti di quelle buone pratiche che stanno migliorando il volto della città, e il cantiere artistico “ROMO”, nome che fonde le due anime leggendarie della Capitale, ROmolo e reMO, durante il quale prenderanno vita insoliti gemellaggi tra quartieri romani agli antipodi, come Parioli e Tor Bella Monaca, che saranno connessi di volta in volta dall’azione di un artista. Infine in programma residenze artistiche, il Festival delle Periferie dal 21 al 23 maggio e una trasferta della Festa del Cinema a Tor Bella Monaca».