Jimi, Judy e le altre, vite straordinarie sul grande schermo
Da venerdì la rassegna online con i biopic musicali su Hendrix, Garland, Nico e Florence Foster Jenkins
Un amore lungo e felice quello tra musica e cinema, con le colonne sonore a rendere immortali le pellicole e il grande schermo che ricambia il favore raccontando le vite straordinarie di musicisti e cantanti senza tempo. A questo legame, sublimato nel genere cinematografico biopic, è dedicata la rassegna di proiezioni online «#viteinmusica» ideata dal presidente della Fondazione Roma Tre Teatro Palladium Luca Aversano con Enrico Carocci, in programma da venerdì al 19 marzo su MYmovies.
Quattro i titoli di questa seconda edizione, tra italiani e stranieri, introdotti di volta in volta da autori cine-audiovisivi, compositori, critici musicali e cinematografici che ne accompagneranno la visione sciorinando vizi e virtù, leggende e aderenze storiche, curiosità e punti di vista di ciascuna ricostruzione biografica. Con particolare attenzione alle relazioni tra regia e composizione, in un percorso che muove dalla musica classica per passare alla rivoluzione psichedelica degli anni Sessanta, poi scendere nelle pieghe più gotiche del rock e infine approdare alla grande industria del musical costellata di lustrini e barbiturici.
Ad aprire la rassegna – che porta in trasferta sul web la sala del Palladium, ancora chiuso per Covid – è Florence, film del 2016 diretto da Stephen Frears in cui una delicata e ironica Meryl Streep interpreta Florence Foster Jenkins, donna ricca e tenace che – pur priva di un qualunque talento musicale – sogna e tenta una carriera da cantante lirica, ma si ritrova tra le mani solo una celebrità crudele legata ai suoi rocamboleschi insuccessi. A presentarlo il regista Stefano Boni e l’autore Jacopo Pellegrini. Il secondo appuntamento (5 marzo) è nel segno leggendario di Hendrix con Jimi: All is by my side, diretto nel 2013 da John Ridley, in cui il rapper e polistrumentista André 3000 entra vertiginosamente nei panni del chitarrista di Seattle che ha cambiato la storia del rock. Basato su interviste e materiali d’archivio il film ripercorre l’anno fenomenale che va dall’incontro nel 1966 con l’amica e mentore Linda Keith fino al giorno che precede la celeberrima esibizione di Monterey nel 1967, quando il musicista diede fuoco alla sua chitarra. Ad accompagnarne il ricordo il musicologo Vincenzo Caporaletti e il critico cinematografico Andrea Rabbito.
L’incontro più atteso (12 marzo) è con la regista Susanna Nicchiarelli, insiema al critico musicale Giovanni Vacca e al regista Vito Zagarrio per il film da lei diretto Nico, 1988, che le valse il David di Donatello per la Miglior Sceneggiatura nel 2018, in cui fotografa gli ultimi anni di vita dell’icona Christa Päffgen, musa di Andy Warhol e membro dei Velvet Underground di Lou Reed.
A chiudere la rassegna infine (19 marzo) Judy di Rupert Goold, in cui Renée Zellweger presta volto e voce a Judy Garland, nella sua parabola personale e artistica tra gloria e depressione.